Anche se moderati, nel 2014 i premi aumenteranno. Il Consiglio federale respinge inoltre l’iniziativa per “Per una cassa malati pubblica”
È il terzo incremento più basso dall’introduzione della LAMal nel 1996, ma anche se per il terzo anno consecutivo l’aumento dei premi cassa malati sarà moderato, per gli assicurati è una magra consolazione. Il premio standard per un adulto che ha scelto una franchigia di 300 franchi con la copertura per infortuni aumenterà in media del 2.2%, che equivale a 8.42 franchi mensili in più. Nel Canton Zurigo l’aumento oscilla tra il 2% e il 3%. Ancora penalizzata la categoria dei bambini e dei giovani adulti tra i 19 e 25 anni. Per i primi ci sarà un rincaro del 2.4% (+2.18 franchi), per i secondi l’aumento in media sarà del 3% (+10.48 franchi). In conferenza stampa, il ministro della sanità, Alain Berset, ha esposto i motivi alla base dei nuovi aumenti senza mezzi termini: “La sanità pubblica in Svizzera ha un’alta qualità, qualità che ha il suo prezzo”.
I premi variano comunque da assicurato ad assicurato, da cantone a cantone a seconda dal modello scelto. Saranno più elevati della media gli aumenti per chi sceglie modelli alternativi, come l’HMO, il medico di famiglia o franchigie più elevate. Gli assicuratori offrono premi più bassi per questi modelli e permettono di accaparrarsi i giovani in salute, considerati “buoni rischi”. Per l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) gli sconti concessi sono elevati ed è intervenuto per correggerli. “In futuro gli sconti potranno essere concessi solo se il modello permette di risparmiare”, ha spiegato Berset. I premi devono coprire i costi e l’UFSP ha rifiutato la richiesta di alcuni assicuratori che volevano attingere alle loro riserve per tenere artificialmente bassi i premi. Su quest’aspetto la Conferenza svizzera delle direttrici e dei direttori cantonali della sanità (CDS) chiede che le riserve siano impiegate per mitigare i crescenti costi della sanità, che ritiene troppo alti, poiché i premi cantonali non sono in relazione ai costi del cantone.
A parte la presentazione delle cifre, Berset ha lanciato anche un appello alle Camere affinché venga approvata al più presto la legge sulla sorveglianza della LAMal, approvata dal Consiglio degli stati, ma che si sta arenando nella commissione sanità del Nazionale. La legge permetterebbe al dipartimento di correggere i premi, anche verso il basso, grazie al controllo sugli assicuratori e alla trasparenza del settore, così da potere evitare casi come i premi pagati in eccesso in alcuni cantoni, che ha fatto tanto discutere. “Sarei un uomo più felice se potessi affermare che abbiamo i costi sotto controllo”, ha affermato Berset.
L’evoluzione dei costi è da ricondurre, secondo le associazioni delle casse malattia al settore ospedaliero stazionario (con il nuovo finanziamento forfettario per caso), alla riduzione dei prezzi sui medicamenti (voluta dall’UFSP) e alla medicina ambulatoria. Per l’associazione mantello Santésuisse, i costi a carico degli assicuratori sono a forte progressione: “Non si conoscono i calcoli di ogni assicuratore, è dunque difficile dire a che cosa sia esattamente dovuto l’aumento del 2,2%”. C’è scetticismo nei promotori dell’iniziativa “Per una cassa malati pubblica”, che ritengono l’aumento superiore all’inflazione e per questo non si può definirlo moderato per gli assicurati. Per quel che concerne l’iniziativa lanciata dal Partito socialista, il Governo raccomanda di respingere il testo, che sarà sottoposto al popolo senza un controprogetto. Accantonata dalle Camere la proposta di Berset di introdurre una riassicurazione obbligatoria per costi molto elevati, il Governo ha deciso di seguire la revisione della LAMal: la lotta contro la selezione dei rischi e una maggiore trasparenza nel sistema dell’assicurazione malattie, che corrispondono agli obiettivi della strategia “Sanità2020”.