L’album, una dichiarazione d’amore per l’Italia, è il ventesimo del rocker di Correggio
“Una dichiarazione d’amore ‘frustrato’ verso il mio Paese raccontata attraverso la storia di un personaggio, Riko. Si tratta di un vero e proprio concept album (il mio primo) ma è comunque composto di canzoni. Canzoni che godono di una vita propria ma che in quel contesto, tutte insieme, raccontano la storia di un antieroe”: così definisce lo stesso Ligabue il suo ultimo lavoro, Made in Italy, ventesimo disco, undicesimo di inediti, della sua lunga e fortunata carriera.
L’album è nato subito dopo l’esperienza di Campovolo 2015 ed è il frutto di un raptus creativo ‘urgente ed improvviso’ che per venti giorni ha tenuto il rocker romagnolo lontano da tutto e tutti ad elaborare il suo ‘sentimento frustrato nei confronti di questo Paese’: “Volevo raccontare l’Italia e i suoi difetti; è nato così questo concept album, il mio primo, dove a guidare l’ascoltatore è lo sguardo di Riko, uno normale”, spiega Liga, precisando che “si tratta sì di un concept album, ma è prima di tutto un album di canzoni, ognuna può vivere autonomamente”. Riko, diminutivo di Riccardo, secondo nome di Luciano, è il protagonista dell’album, “il mio alter ego, è la vita che avrei potuto vivere se non avessi trovato uno che ha pagato il primo disco, oppure è una vita parallela in un’altra dimensione spazio-temporale. Chissà… Quello che è vero è che Riko mi ha permesso di mandare avanti lui, più incazzato di me, meno fortunato di me. Un gioco, che mi ha preso la mano, e mi ha permesso di essere libero, anche di giocare con i generi perché stavolta mischio funk, reggae, swing e rock come non ho mai fatto prima”. L’album è stato anticipato in radio dal singolo ‘G come giungla’.
Nel video, prodotto da Multimedia, Ligabue è in un luogo molto simile ad una stazione ferroviaria e la sua attenzione è attirata da un poster che pubblicizza la possibilità di fare un’esperienza in un parco di divertimenti chiamato Made in Italy Park. Il rocker sale su treno che d’improvviso diventa un trenino animato che attraversa le città nominate nella canzone laddove Roma diventa un autoscontro, Napoli un carosello di tazze rotante e Bologna un piccolo teatrino.
Il nuovo album del rocker di Zocca è uno fra i più attesi di questo ultimo scorcio del 2016 e arriva tre anni dopo l’ultimo album di inediti, ‘Mondovisione’. Ligabue è pronto anche a tornare live nei palasport. Si parte il 3 febbraio al Palalottomatica di Roma, dove sarà anche il 4, il 6 e il 7, per poi continuare in altre città italiane: il 14, 15 e 17 febbraio ad Acireale, il 20 e 21 a Reggio Calabria, il 23, il 24 e il 25 a Bari, il 27 e 28 a Eboli. A marzo, il 3 ed il 4 marzo sarà la volta di Caserta, il 6 e il 7 toccherà a Perugia; il 10 Liga sarà invece a Livorno mentre il 13 e il 14 marzo e il 4 e il 5 aprile sarà al Mediolanum Forum (Assago) di Milano. Il tour toccherà poi Trieste il 17 marzo, Pesaro il 20, Firenze il 22 e 23 marzo e Torino il 28 e 29 marzo. Ad aprile, 1 e 2, sarà la volta di Brescia, il 7 e l’8 di Bologna, il 10 di Rimini, il 19 di Bolzano, il 21 e il 22 di Padova e per chiudere, salvo l’inserimento di altre date, il 24 sarà la volta di Ancona.