Il Consiglio federale vuole rendere difficile o vietare di usufruire del capitale della cassa pensione per proteggere le rendite future
In futuro il sogno di investire i soldi della previdenza obbligatoria per iniziare un’attività propria o di acquistare una casa potrebbe svanire. Secondo il Governo il prelievo del secondo pilastro deve essere abolito. Con il divieto si vuole minimizzare il rischio che il capitale risparmiato nel secondo pilatro sia speso anticipatamente, per evitare che gli assicurati anziani chiedano delle prestazioni complementari (PC). La restrizione toccherebbe solo la parte obbligatoria dei contributi al secondo pilastro. Questo è uno dei punti principali adottati dal Governo in vista della riforma delle PC, il sistema che permette ai pensionati in difficoltà di sovvenire ai bisogni vitali. L’obiettivo della riforma è proteggere le rendite future ed evitare che i pensionati abbiano pochi soldi. Gli anziani devono ritirare i risparmi tramite la rendita e non in contatti. In molti casi la pianificazione finanziaria risulta sbagliata, gli assicurati rischiano di cadere nel bisogno e sono costretti a ricorrere agli aiuti sociali complementari, perché i soldi non ci sono più e la pensione non basta.
La richiesta di rivedere il sistema era partita dal Parlamento che ha obbligato il Governo a intervenire, chiedendo con due mozioni di presentare statistiche sul ritiro anticipato degli averi e indicarne le conseguenze sulle assicurazioni sociali. Basandosi su un rapporto dello scorso novembre, che ha esaminato l’evoluzione delle spese e la necessità di riforme, il Consiglio federale ha deciso di intervenire, poiché i dati sono allarmanti: un quarto dei pensionati poveri che usufruiscono di PC è in parte responsabile della sua situazione e le uscite globali per le PC sono esplose negli ultimi cinque anni, da 3.08 miliardi del 2006 a 4.28 miliardi di franchi del 2011. Anche il numero delle persone che usufruisce delle PC è aumentato da 187.000 (1998) a 295.000 nel 2012.
Oltre alla misura di migliorare l’impiego dei mezzi propri ai fini della previdenza per la vecchiaia, per diminuire i costi, il Governo intende ridurre gli incentivi che invogliano a rimanere del sistema PC. Per il calcolo delle PC occorre modificare le disposizioni dei redditi per stimolare il ritorno alla vita professionale. Inoltre si calcoleranno diversamente gli importi al fabbisogno generale dei figli e si rivedrà il computo dei premi dell’assicurazione malattia. La diminuzione dei costi delle prestazioni complementari, dovrà mantenere invariato il livello delle PC, per evitare che le prestazioni all’aiuto sociale vengano trasferiti, il che provocherebbe un aumento dell’onere finanziario a carico dei cantoni. Entro l’autunno il Governo desidera formulare più concretamente le sue idee e ha incaricato il Dipartimento federale dell’interno (DPI) di presentare in autunno un progetto di legge preliminare in questo senso per la riforma delle PC.