Stefano Bollani travolge la seconda serata di Rai 1 con una grande avventura musicale che mescola generi, stili ed emozioni forti
E’ partito il nuovo show di Rai Uno con sette serate dedicate alla musica dal vivo, sette eventi all’insegna dell’inedito, dell’unicità e dell’improvvisazione, ma anche dell’ironia, in pieno stile Bollani, artista poliedrico ed eclettico, amante della musica in ogni sua forma, dalla più ricercata alla più popolare.
Lo show è una sorta di jam session con Stefano Bollani e la sua Resident Band (formata da Jeff Ballard alla batteria e Gabriele Evangelista al contrabbasso) che si intratterranno con numerosi ospiti musicali del panorama della musica italiana e internazionale in un un viaggio attraverso le strade della musica live.
Tutti gli ospiti che parteciperanno alle puntate del programma si lasceranno andare ad una serie di improvvisazioni suonando, cantando, recitando e giocando: “Molti ospiti importanti, che giocheranno con noi, intercettati tra quelli che passeranno in città o invitati appositamente. Non verranno da noi a presentare il loro ultimo album e stop, ma prenderanno il rischio di tentare roba originale, duetti, slittamenti di genere, insomma non quelle cose che possono trovarsi preconfezionate su Youtube. Abbiamo tutti molta voglia di divertirci, e lo spirito è quello della jam session”, ha dichiarato lo stesso Bollani, continuando: “Ho scelto personalmente ogni ospite sulla base di criteri artistici, certo, ma anche sentimentali. Per motivi diversi sono innamorato del modo di fare musica di ognuno di loro. Alcuni sono degli amici: da Enrico Rava, il mio mentore, a Daniele Sepe, fino a Hamilton de Holanda e Elio. Altri sono artisti che stimo particolarmente e che non potevo non invitare come Chucho Valdes, Vinicio Capossela, De Gregori, Mannoia, Ornella Vanoni. Altri ancora sono artisti che ho scovato in questo immenso e prezioso archivio che può essere il web. Talenti insoliti che mi hanno incuriosito e regalato uno stimolo, come Cameron Carpenter o i The Vegetable Orchestra. Con loro e con tutti gli altri, la condizione è sempre e solo la stessa: fare musica insieme, improvvisare, giocare, divertirsi e spero quindi divertire il pubblico. In quest’ottica il programma è aperto, una sorta di jam session dove passano artisti anche non necessariamente musicisti a divertirsi con noi come Neri Marcoré, Valerio Mastrandrea, Claudio Santamaria, solo per citarne alcuni”. Ogni puntata si conclude con un video della buonanotte realizzato da Valentina Cenni, interprete del ruolo di Fata del sonno.
“In Rai sta succedendo qualcosa di nuovo, più di quel che si creda. Il fatto a cui tengo di più è la mancanza di etichette. La rete ci mette a disposizione un bacino di utenza più largo e poi starà a noi tenercelo stretto, cercando di intercettare una platea vasta. Faremo buona musica e basta, senza specificare che si tratti di jazz, pop, rock o classica. Sono distinzioni che detesto e che mettono sempre fuori strada, come quella fra cultura alta e bassa o fra letteratura e fumetto”.
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foto: Ansa