“Il rafforzamento del potere di azione delle donne significa il progresso di tutta l’umanità.” Kofi Annan
La festa delle donne è alle porte e questa non è solo un’occasione per festeggiare (anche se è giusto farlo), ma è soprattutto una buona occasione per riflettere sull’importanza delle donne e sulle donne importanti.
A Matteo Renzi questa l’importanza della donna non gli è sfuggita e infatti, proprio la settimana scorsa, ha deciso formare la sua squadra di ministri con otto donne, quindi la metà dei componenti. Le abbiamo presentate la settimana scorsa, è un evento del tutto nuovo per lo stato italiano, non solo, per la prima volta è stato dato ad una donna, Roberta Pinotti, l’incarico del dicastero della difesa. Inoltre è stata nominata Maria Elena Boschi, incaricata delle “Riforme e rapporti col Parlamento”, che con i suoi 33 anni è la più giovane tra i ministri. Non ci vogliamo fermare però solo alle donne nel governo italiano, alle quali auguriamo di svolgere in maniera esemplare i loro incarichi, ma vogliamo dare uno sguardo anche a livello mondiale dove non mancano esempi di donne che hanno un ruolo o un incarico importante e fondamentale. Parliamo ad esempio della “Giovanna d’Arco della Rivoluzione Arancione”, come chiamano, Julija Timoshenko, l’ucraina 53enne donna d’affari e dichiarata dalla Forbes nel 2007 la terza donna più potente del mondo. Julija Timoshenko è stata la prima donna a ricoprire la carica di primo ministro dell’Ucraina.
Parliamo anche della Cancelliera della Germania, Angela Merkel, nominata per la prima volta nel 2005, una donna che dirige un Paese, una donna che è stata anche Presidente del Consiglio Europeo e Presidente del G8, seconda solo dopo Margaret Thatcher. Una donna che per tanto tempo è stata sottovalutata e che, in questo mondo dove spesso gli incarichi così alti sono destinati generalmente al genere maschile, non si lascia intimidire, cerca dialogo e confronto, ma sa essere anche decisa. Non dimentichiamoci però della Svizzera, nel 2010, dopo l’elezione di Simonetta Sommaruga durante le elezioni di sostituzione, per la prima volta nel Consiglio federale c’era una maggioranza di donne, che con l’elezione di Alain Berset nel 2012 però andò persa nuovamente. Ciò che importa è che comunque la presenza rosa ha dominato!
Sono in tantissime le donne importanti in questo mondo e tutte meriterebbero essere elencate, e anche se in questo editoriale abbiamo ricordato soprattutto donne di cui la maggior parte riveste un alto ruolo a livello mondiale, questo non vuol dire che non ci siano altre donne, magari meno note, che non lo siano. Basta guardarsi intorno, vostra moglie, madre, figlia, amica etc., sono tante le donne coraggiose che ogni giorno superano le lotte quotidiane, casalinghe, che si occupano dei figli, della casa e magari dei nonni anziani. Donne che nonostante il lavoro trovano sempre il tempo da dedicare alla vita familiare. Sono tanti gli aspetti della vita di una donna, tante le decisioni, non sempre facili, da prendere. Eppure non siamo ancora arrivati al tanto bramato momento dell’uguaglianza tra donna e uomo e non mancano certo i dati per confermare questa affermazione. Nell’ultimo sondaggio dell’Istat per esempio risulta che la donna in Italia vale la metà dell’uomo, o consideriamo la situazione salariale in Svizzera, dove ancora esiste una grande disparità tra uomo e donna, per non parlare dei paesi in cui ancora oggi le donne non hanno nessun diritto. Allora, come disse la scrittrice tedesca Hedwig Dohm: “Più coraggio, donne! Come potete non ribellarvi contro il disdegno che vi colpisce ancora. – Anche oggi? Sì, ancora oggi. (…)”
1 commento
Buongiorno
Io ho avuto l’esempio in casa delle mie bisonne le signore vincenzina di pietro di montenero di bisaccia campobasso, una grande donna, e rosa settimi di civitella del tronto teramo, anche lei le mie nonne enrica baldini e andreina settimi, anche loro grandissime donne, la mia grandissima mamma la signora marisa garbati come esempio di di vita!!
Sono vedova dal 2002 e ho cresciuto due figli eros 23 e jessica 20 da sola che hanno frequentato il liceo p.m. Vermigli di zurigo. Sono molto orgogliosa di loro tutto questo lo devo all’esempio delle donne della mia famiglia in casa zia, bisnonne, nonne e madre.
Milena enrica katia bracalé, greifensee