Condannato a 7 anni di carcere per associazione mafiosa, l’ex politico aveva tentato di fuggire al carcere. È stato fermato in Libano
Alla fine è scattato l’ordine d’arresto per Marcello Dell’Utri, senatore di Forza Italia e Popolo della Libertà. Iscritto nel registro degli indagati per concorso esterno in associazione mafiosa, Dell’Utri è stato al centro di una vicenda giudiziaria lunga quasi 20 anni. Nel 1994, infatti, Marcello Dell’Utri, stretto collaboratore di Silvio Berlusconi, rientra nel registro degli indagati e accusato di collusioni trentennali con Cosa nostra e di avere garantito a Silvio Berlusconi, che in cambio avrebbe pagato fior di milioni, la protezione delle coscheDal 1997 al 2004 vengono celebrate 253 udienze e sentiti oltre 270 testi. L’11 dicembre del 2004 Dell’Utri viene condannato a 9 anni di carcere. Nel 2006 comincia il processo di secondo grado che si conclude nel 2010 con la condanna di Dell’Utri a 7 anni. Un nuovo processo d’appello si apre nel 2012, dell’Utri è indagato anche per estorsione ai danni di Berlusconi e condannato a 7 anni per associazione mafiosa. Arriva così la pesante decisione della Cassazione che condanna l’ex politico arriva definitiva ma proprio mentre Dell’Utri ormai non è più in Italia. L’ex senatore del Pdl, infatti, è risultato latitante per qualche giorno.
“Tengo a precisare che non intendo sottrarmi al risultato processuale della prossima sentenza della Corte di Cassazione – aveva precisato Dell’Utri in una nota inviata all’Ansa alla vigilia del verdetto finale – e che trovandomi in condizioni di salute precaria – per cui tra l’altro ho subito qualche settimana fa un intervento di angioplastica – sto effettuando ulteriori esami e controlli”. Ma la sua presunta latitanza è durata poco, Dell’Utri è stato infatti fermato e arrestato il 12 aprile all’hotel Phoenicia di Beirut, grazie a un’operazione dell’Interpol, a cui hanno partecipato anche degli agenti italiani. L’udienza della corte di cassazione per decidere se confermare la condanna in appello a sette anni di carcere per concorso esterno in associazione mafiosa, era prevista il 15 aprile, ma gli avvocati di Dell’Utri Giuseppe Di Peri e Massimo Krogh hanno entrambi chiesto il rinvio della seduta per motivi di salute. L’udienza è dunque slittata.