Autunno inoltrato, tempo di influenza in arrivo. Si sa che ogni anno le vittime dell’influenza sono tantissime e si sa anche che è una malattia contagiosa, proprio perché di origine virale, e il virus si trasmette al contatto, specie nei luoghi chiusi ed affollati. Non solo bisogna cercare di non prenderla, ma se la si prende, bisogna assolutamente cercare di evitare le ricadute, che sono pesanti.
Vediamo da cosa è causata l’influenza. Quest’anno i virus sono tre, per quanto assai simili a quelli dello scorso anno. Siccome il virus è mutato di poco rispetto a quello dell’anno scorso che già conosciamo, gli esperti si aspettano una riduzione dei casi d’influenza. La malattia, insomma, dovrebbe essere meno pesante, ma ciò non significa che bisogna sottovalutarla. Dunque, meglio essere in guardia e riconoscere i primi sintomi per porvi rimedio per tempo.
Essi sono innanzitutto un forte mal di testa, a cui si associano dolori muscolari. Mal di testa e dolori muscolari insorgono a distanza di qualche ora l’una dagli altri, insieme al primo rialzo della temperatura. La febbre arriva sui 38 gradi e mezzo negli adulti e può oltrepassare i 39 nei bambini. Questo nella prima giornata. Nella seconda e nella terza di solito compare la tosse che è dapprima secca e poi diventa più grassa col passare dei giorni. Le mucose del naso sono congestionate, si ha la sensazione del naso chiuso, anche se questa sensazione è minore rispetto al raffreddore. In genere l’influenza ha come compagno il bruciore degli occhi, che sono arrossati.
Come si cura l’influenza? Essendo di tipo virale, l’influenza si combatte con le difese immunitarie, che agiscono contro il virus distruggendolo. E’ ovvio che ci vogliono almeno tre giorni, durante i quali è bene riposare a letto finché non è passata la febbre e anche oltre. L’influenza, infatti, può durare anche una settimana e oltre. Dopo la malattia il sistema immunitario è debole, ragion per cui è più vulnerabile all’attacco degli altri virus. Dunque, attenzione alle ricadute. Le quali si riconoscono facilmente, perché la febbre torna di nuovo dopo un paio di giorni. Il ritorno della febbre è dovuto ad una sovrainfezione batterica. Anche la tosse è un sintomo da non sottovalutare, perché se non passa tende a diventare squassante, con un senso di pesantezza al petto. A questo punto bisogna verificare che non si tratti di bronchite, nel qual caso bisogna ricorrere agli antibiotici.
I medici consigliano a chi ha più di 14 anni farmaci a base di ibuprofene, che combattono lo stato infiammatorio, la febbre e i dolori articolari. Se, invece, si ha meno di 14 anni, o se si è in gravidanza si prescrive paracetamolo, che fa abbassare la febbre ed è un antidolorifico. Se si ha la tosse secca, bisogna ricorrere ad un sedativo per la tosse, ma solo se si è adulti. Se si è bambini, i medici raccomandano di fare un aerosol con acqua sterilizzata, la cosiddetta soluzione fisiologica, che si trova in farmacia. Non è una medicina, serve a tenere umide le mucose.
Anche la dieta contribuisce a guarire dall’influenza. La raccomandazione è di ingerire molti liquidi, perché se ne perdono tanti con la temperatura alta e la sudorazione. I liquidi servono anche ad umidificare le mucose della gola. Fra i cibi liquidi è particolarmente indicato il brodo caldo di pollo, perché contiene sostanze in grado di svolgere un’azione antinfiammatoria. Anche il latte caldo con miele combatte l’influenza. Per il resto, bisogna bere tanto e mangiare in bianco, perché lo stato di spossatezza non consente di mangiare cibi impegnativi o troppo conditi.
Prevenire l’influenza si può? Certamente, basta vaccinarsi. Il vaccino è indicato per le persone ultrasessantacinquenni e per quelle che soffrono di malattie croniche come il diabete, l’asma, la bronchite cronica, le patologie cardiache.