La sconfitta contro il Belgio ha due volti: una Nazionale accettabile per metà e sofferente nella ripresa
Il lavoro meticoloso del ct Conte in vista dell’Europeo 2016 sta dando le risposte che si attendeva, ma manca ancora molto per raggiungere l’assimilazione tecnico-tattica della squadra. Ogni gara è occasione per provare e riprovare moduli e giocatori fino a trovarne l’assetto ideale per colmare lo svantaggio sul piano tecnico con le nazionali che saranno favorite in Francia. Tra queste c’è il Belgio, che attualmente guida il ranking Fifa davanti a Germania e Argentina, ed è stato un avversario di livello nell’amichevole disputata a Bruxelles. È stata una gara vera per entrambe che volevano ottenere la vittoria e punti per difendere o scalare posizioni nel ranking. Alla fine ne è venuta fuori una partita di altissimo livello e i valori in campo hanno premiato il Belgio, forse la migliore nazionale del momento. A differenza dell’Italia, il Belgio si affida soprattutto al talento dei suoi giovani giocatori Hazard, De Bruyne e dalla panchina Batsuhayi autore del terzo gol che ha deciso l’incontro. È il risultato dell’ottimo lavoro svolto dalla Federazione belga nelle otto scuole nazionali dal 2007, dove sono visionati e educati calcisticamente i migliori talenti dai 14 ai 18 anni e ai quali è insegnato il calcio totale fatto di possesso palla basato sul 4-3-3, modulo adottato a tutte le squadre giovanili.
Conte si affida invece ad altre caratteristiche, perché non ha i talenti del Belgio che possono risolvere la partita in qualsiasi momento. Il ct punta sulle facoltà dei giocatori di memorizzare gli schemi e su un gioco basato su meccanismi tattici ferrei e sul ritmo. Su questi aspetti si fonderà il suo lavoro per trovare una formazione vincente. Conte chiede tempo e la collaborazione dei club e della Federazione per avere al più presto la lista dei 23 giocatori perché “sarà fondamentale il ritiro prima del torneo”. Dalla sconfitta per 3-1 Conte trae qualche nota positiva come la personalità e la voglia di duellare che ha permesso all’Italia di restare in partita fino al 70’. Anche il gioco è stato pensato e non improvvisato e ha portato alle due belle azioni del gol di Candreva e della traversa colpita da Pellè, grazie anche al gioco sviluppatosi sulle ali. Le note negative toccano ancora la difesa che prende troppi gol. Impostata su De Sciglio e Darmian sugli esterni e dai centrali Bonucci e Chiellini, a Bruxelles imbarazzanti, non dà solidità al reparto. Conte avrà modo di provare le alternative al centro della difesa contro la Romania prendendo in considerazione Astori e Acerbi che in campionato stanno dando risposte positive.
A parte la difesa negli ultimi venti minuti la squadra ha accusato cali di concentrazione e di tensione forse per le energie affievolitesi anzitempo per le dispense che il gioco di Conte richiede. Le conseguenze sono errori nei passaggi (uno di Bonucci ha permesso il 2-1 belga) e sbandamenti nei duelli contro i giocatori di talento belgi. Per raggiungere la capacità di tenere fisicamente per tutta la gara Conte dovrà occuparsi della tenuta psicologica per mascherare l’inferiorità tecnica, anche se la mancanza di talento non si riscontra in tutti i giocatori: Verratti e i “ribelli” Insigne e Berardi, non convocati, possiedono queste caratteristiche . Il ct azzurro è convinto che la via sia quella giusta e non gli resta che ripartire dalla cose sa salvare, ben cosciente però della distanza che separa la nazionale italiana dall’élite europea. A marzo sul percorso verso Euro 2016 s’incontrerà in amichevole la Germania e la Spagna che daranno indicazioni concrete sulle ambizioni dell’Italia.
G.S.