A sei anni dalla morte dei nostri coraggiosi ragazzi, vittime dell’attentato a Nassiriya il 12 novembre del 2003, l’Italia non dimentica. Anzi, sarà proprio il 12 novembre il giorno ufficiale dedicato alla commemorazione di tutti i caduti nelle missioni di pace internazionali. Infatti, la proposta di legge per l’istituzione della giornata commemorativa ha ricevuto oggi il consenso unanime dell’Aula del Senato e, essendo già passata alla Camera, è diventata legge.
Era il 12 novembre di sei anni fa quando 12 carabinieri, 5 soldati e 2 civili italiani persero la vita per mano di terroristi islamici in un attentato alla base militare italiana “Maestrale” dove si trovavano per svolgere la loro missione di pace. Per un crudele scherzo del destino, portavano la pace e trovarono la morte. Così tutta l’Italia si stringe oggi ai familiari e ai cari delle vittime per ricordarli attraverso cerimonie commemorative. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha espresso il suo omaggio alle vittime in un messaggio inviato al Ministro della Difesa, On. Ignazio La Russa, in cui sottolinea come “Il sacrificio di tanti italiani impegnati nella costruzione della pace rafforza la determinazione ad opporsi ad ogni forma di sopraffazione e di violenza e la consapevolezza di come soltanto attraverso il dialogo, la tolleranza e la giustizia sia possibile comporre i contrasti tra i popoli e perseguire la cooperazione e l’ordinato sviluppo sociale ed economico”. Non sono mancati gesti spiacevoli come il deturpamento del monumento ai caduti di Nassiriya, sito nel Parco Schuster, nei pressi della Basilica di San Paolo a Roma, poco fuori le mura, imbrattato con della vernice rossa la notte del 10 novembre.
“Imbrattare le lapidi dei caduti a Nassirya è un atto vandalico grave ma inutile perché la memoria e il rispetto per questi soldati italiani non potranno essere scalfiti – ha commentato la senatrice Roberta Pinotti, responsabile Difesa del Pd – Fa bene il ministro La Russa a rendere omaggio al monumento danneggiato dai vandali. Ci auguriamo che i responsabili di questo atto vandalico possano essere presto individuati dalle Forze dell’Ordine”.
Eveline Bentivegna