Alcuni insegnanti dei Corsi di lingua e cultura italiana di Zurigo, Lucerna e della Svizzera francese, hanno organizzato un concorso per gli alunni che frequentano la scuola dell’obbligo, all’estero o in Italia. Sono contemplate due categorie una per i più “piccoli” dai 9 ai 12 anni e una per i più grandi dai 13 ai 16 anni.
Nell’ambito di queste due categorie i ragazzi possono scegliere fra tre sezioni di concorso e partecipare con un’opera letteraria (poesia o racconto), con un’opera fotografica o con un disegno.
Anche i lavori visuali: fotografie e disegni dovranno essere corredate di una breve testo descrittivo, mentre le opere letterarie non dovranno superare i 25 versi per le poesie e le due cartelle per i racconti. Sono indicazioni scarne, ma precise e importanti perché definiscono una cornice editoriale che si adatta bene ai tempi e alle modalità espressive plurilingui dei giovani nativi digitali e li mettono in condizione di esprimere al meglio la loro creatività. La premiazione è prevista per sabato 28 giugno alle ore 17,30.
Quando ho letto il bando di concorso che vi ho brevemente sintetizzato in poche righe, mi sono domandata: cos’è questa iniziativa? È uno dei tanti concorsi rivolti alla scuola (e in particolare alla scuola all’estero), lanciati con cadenza periodica da diverse agenzie nell’arco di decenni, o è qualcosa di diverso? L’idea del concorso nasce all’interno di Bisdada.net. Cos’è Bisdada? È un sito internet nato per amicizia, per volontà di un gruppo di alcuni insegnanti dei Corsi di lingua e cultura del Canton Zurigo, del Canton Lucerna e del Canton Vaud. Bisdada è un punto d’incontro virtuale che accorcia le distanze, che “rimedia” un po’ alla dispersività del territorio. Dei professionisti, dei docenti, dei genitori, degli alunni, che si sono confrontati con l’esperienza del bilinguismo condividono un pezzetto dei loro destini, della loro passione per la scuola, del loro desiderio di imparare, ma condividono anche i sì e i no che a volte è necessario dire sempre nel rispetto delle differenti posizioni.
Perché questo concorso proposto dagli insegnanti? Perché è necessario celebrare il bilinguismo coltivato nelle diverse scuole, è necessario celebrare il percorso svolto, i progressi compiuti, l’impegno profuso durante i mesi scolastici. È necessario ritualizzare la fine dell’anno scolastico, in un momento comunitario che non riguardi solo i singoli gruppi o i singoli paesi sparpagliati sul territorio.
Il concorso segnala che c’è uno spazio vuoto da riempire per valorizzare la qualità delle programmazioni, delle didattiche, delle valutazioni, degli obiettivi. È necessario un cambiamento, non uno qualsiasi, ma un cambiamento frutto di una discussione competente di specialisti e professionisti del settore. Cambiare non significa negare il passato e neanche perpetrarlo ottusamente nell’illusione isterica che possa continuare a preservare il poco, il molto, il giusto e l’ingiusto che ci ha garantito fino al presente. Cambiare significa progettare davvero in modo concreto, coraggioso e professionale un futuro dimenticato da troppo tempo per egoismo e narcisismo.
Paola Frezza
1 commento
Bella iniziativa. Complimenti agli insegnanti dei Corsi.