Quando ero piccola quella del 5 era una sera speciale. Era speciale perché non avendo il camino a casa andavo a dormire a casa dei nonni che il camino invece lo avevano e dal quale la Befana poteva calarsi senza troppi problemi. Il momento più bello era quello in cui la sera con nonno e nonna preparavamo sul tavolo della cucina la colazione per la vecchietta, la tazza, la moka ed i biscotti tutto ovviamente ben ordinato sopra una bella tovaglietta di lino inamidata del corredo di nonna.
Poi si andava a dormire…
Era la notte più lunga dell’anno perché questa cosa della vecchietta che si calava dal camino non mi ha mai convinto granchè…ma essendo fin da piccola rinomatamente una fifona del buio (piccola fobia che ancora non è sparita del tutto in me!) mi coprivo fino a sopra la testa con le coperte lasciando fuori solo un orecchio per sentire se la vecchietta in questione in qualche modo facesse sentire il suo arrivo…ma purtroppo era talmente esperta che mai niente, mai un tonfo, mai un tintinnio di cucchiaio sulla tazza mentre girava il caffè…niente…una sorta di pantera rosa di 90 anni…sapevo che avrebbe consumato la sua colazione e mi avrebbe lasciato qualcosa in cambio…io speravo tanto che avesse valutato il mio status di brava bambina durante l’anno ma allo stesso tempo avendo fatto qualche marachella speravo anche che mi lasciasse un pó di carbone di cui andavo (e vado tutt’ora) matta!!!
La mattina poi il momento più bello!!!! Correvo in cucina con nonno e trovavo nonna che già spignattava e sul tavolo la tazza con la colazione consumata, la moka finita e la famosa lettera con grafia tremolante in cui scriveva sempre che mi ringraziava per la colazione, che ne aveva veramente bisogno (nella mia mente pensavo: che cafoni gli altri bambini…nessuno gli ha lasciato niente!!!) che ero stata una brava bambina durante l’anno e che per questo mi lasciava una calza con tanti dolcetti, un pacco con un regalo e…un sacchetto di carbone perché sapeva quanto mi piacesse!!!! Evvivaaaa!!!!!
La cosa che mi ricordo con più nitidezza sono i regali che mi lasciava, perché pur vivendo tutta la settimana a casa dei nonni, da loro non avevo giocattoli come a casa in quantità industriali ma solo ed esclusivamente quelli lasciati dalla befana!!!!!! Per l’esattezza quelli che più mi piacevano erano una bambola alta circa 50 cm con un passeggino che camminava (rigorosamente riposta ogni volta nella scatola dentro lo stanzino…che se conosco bene mia nonna forse ancora è lì!) ed il set per fare la maglia con tanto di borsa e tubi per i ferri con cui ho confezionato milioni di sciarpe (sapevo fare solo quelle) a tutta la famiglia!
Quello della befana fa parte del bagaglio dei più bei ricordi che accompagnano la mia infanzia insieme ai miei nonni che mi hanno sempre amato e curato come una figlia, riempiendo la mia vita di attenzioni e momenti indimenticabili, come le fantastiche vacanze al mare in roulotte indelebili nella mia mente!!!!
Grazie nonni…
(Continua)