Cosa racconterò a mio figlio della sua Italia
Ieri siamo andati a Zurigo a fare questa famosa intervista per il settimanale “La Pagina”….l’intervista è durata ben 2 ore e mezzo…tante le cose da raccontare sulla nostra vita italiana e quella elvetica…tanti i temi toccati… Poi ad un certo punto la giornalista ci ha rivolto una domanda sulla quale ho avuto una forte stretta allo stomaco…ed un grosso nodo in gola…alla quale non sono riuscita a rispondere, non perché non sapessi cosa dire ma perché mi ha fatto riflettere molto e mi ha un po’ scosso…la domanda è stata: “Cosa racconterete dell’Italia a vostro figlio?” Lì mi sono sentita morire…perché nelle mille certezze della strada che stiamo percorrendo, non nascondo che il pensiero di cosa raccontare a mio figlio in futuro delle sue origini mi ha fatto pensare che lui conoscerà l’Italia e la nostra famiglia solo attraverso i nostri racconti, i nostri ricordi, le nostre emozioni passate…ora che posso scriverlo…
…un giorno racconterò a mio figlio che l’Italia è il paese più bello dell’universo, il paese dove si ha la tradizione culinaria più varia e buona del mondo, dove una pizza napoletana, un cannolo siciliano, un piatto di bucatini alla amatriciana o un cacio e pepe niente hanno a che vedere con un cheesburger del MC Donalds, gli racconterò che l’Italia è il posto dove ogni giorno può vedere un pezzo di storia, il Colosseo, il Duomo di Milano, la Costiera amalfitana, il mare della Sicilia e della Sardegna, la laguna di Venezia, i musei di Firenze col ponte Vecchio (ed il casinó!!!)
…gli diró che gli italiani sono il popolo più ospitale ed accogliente del mondo, sono quelli che ti trovano sempre un letto per dormire ed una sedia da aggiungere a tavola per mangiare anche se arrivi senza preavviso…gli racconterò che i suoi genitori si sono innamorati sotto le luci della Capitale e lì si sono sposati, in mezzo ai Fori Imperiali dove una volta vivevano gli antichi romani, all’ombra del Colosseo in una delle chiese più belle del mondo, Santa Francesca Romana.
…gli racconterò che i napoletani sono famosi per l’inventiva e la superstizione (e non solo), i calabresi per il loro senso della famiglia e dell’onore, i siciliani perché vivono in una delle regioni più belle ed assolate, famosi in tutto il mondo per la loro cucina, i toscani per il loro essere buontemponi e le loro fantastiche fiorentine al sangue, i lombardi per il loro senso del lavoro e la loro “Milano da bere”, i piemontesi per il loro austero rigore sabaudo, i romagnoli per la loro simpatia e cordialità oltre che per le piadine più buone al mondo, gli umbri…la sua regione…terra di santi e di eroi per eccellenza…i romani per la “caciara e le sóle che tirano”…i sardi per la loro cocciutaggine ma anche per il mare più bello del mondo, i veneti per i loro “cicchetti” e per lo Spritz (che lui conosce bene data la quantità bevuta in gravidanza!), i trentini per essere i “tedeschi” d’Italia, i liguri per la tirchieria…e per ogni regione inventerò un aggettivo per fargli capire quanto l’Italia sia una nazione variegata, infinita, meravigliosa, fatta di gente incredibile che…non fa i pic nic al parco la domenica sul plaid ma si ritrova intorno ad un tavolo con tutta la famiglia a mangiare le lasagne o i tortellini, come facevano i suoi genitori prima di trasferirsi…
Poi gli parlerò della sua famiglia, quella che è rimasta in Italia, dei suoi nonni, lavoratori instancabili…che tutti i componenti di questa famiglia lo hanno amato dal primo giorno che è venuto al mondo, che quando siamo partiti è stata una gran sofferenza per tutti ma che per il suo amore abbiamo deciso di allontanarci da tutto ciò, in un brutto momento che questo popolo straordinario non riusciva a risolvere e che purtroppo non avendo altre soluzioni a disposizione abbiamo deciso di farlo crescere in un posto molto diverso dalla SUA Italia ma che, lentamente e faticosamente, lo abbiamo fatto per farlo crescere in un ambiente sereno e tranquillo con due genitori realizzati e felici della propria vita…cosa che quando è nato non sarebbe stato possibile nella SUA Italia!
(Continua)
1 commento
Dovresti dire la verità. Che non c’è nulla che vale in Italia, e che dovrebbe rinnegare le sue origini.