La settimana scorsa è stato il “compleanno” del nostro arrivo in Svizzera, per questo vorrei fare una piccola parentesi ed un riepilogo di quest’anno da “immigrati senza spago sulla valigia”…un anno sicuramente difficile, ma che non ci ha risparmiato sorprese e colpi di scena…così questa settimana più che raccontare un episodio in particolare della nostra vita svizzera vorrei fermarmi e pensare a quest’anno, alle emozioni forti provate, ai successi ed agli insuccessi, ai momenti duri ed a quelli felici…a questi 365 giorni, sempre uno diverso dall’altro dove ho avuto la possibilità di conoscere una realtà diversa da quella dove sono nata e cresciuta e che mi sta offrendo delle possibilità che starà solo a me saper sfruttare…
13-09-12 13-09-13
È passato già un anno da quel piovoso giovedì in cui abbiamo deciso che le nostre vite dovevano prendere una strada diversa da quella che stavano percorrendo… Abbiamo caricato in auto un fagotto di appena 2 mesi, una valanga di pacchi e pacchetti e tra le lacrime abbiamo salutato tutti ed abbiamo iniziato la nostra nuova vita, mettendo un bel PUNTO ed andando a capo. Siamo arrivati in questa nazione, per alcuni versi accogliente e per altri assolutamente no se confrontata ad altre…ma forse questo è proprio ciò che fa sì che tutto funzioni come deve funzionare. In poco meno di un mese siamo riusciti a prendere il permesso di soggiorno per 5 anni, ci siamo subito messi alla ricerca di un lavoro, abbiamo cercato di fare nostra la città dove eravamo (Locarno…ma sinceramente con scarsi risultati per quanto mi riguarda!) abbiamo girato in lungo e largo la Svizzera passando da 30 gradi del Ticino a meno 15 di Ginevra, e poi via a Losanna, Zurigo, Lucerna, Zugo…per piacere ed a volte per dovere, sempre con tanto entusiasmo ed il nostro fagotto seduto dietro felice e sereno che con i suoi sorrisoni ci ha sempre fatto capire che stava approvando ciò che stavamo facendo!
A marzo il trasferimento a Lugano e finalmente mi sono resa conto che lì avrei anche potuto vivere anni, una meravigliosa città, baciata dal sole per gran parte dell’anno, piena di negozi stupendi, un lago che riempie il cuore solo a guardarlo, una bella casa dove poter finalmente portare tutte le nostre cose lasciate per mesi dentro a degli scatoloni in attesa di un po’ di stabilità.
Ora il fagotto è cresciuto, sgambetta per casa e fa danni ovunque, va all’asilo felice e sembra essere sereno e contento della sua vita “elvetica”, noi con tanta fatica e sacrificio ci alziamo ogni mattina con la voglia e la speranza di poter fare sempre di più e di poter dare al nostro piccolo tutto ciò di cui ha ed avrà bisogno nel migliore dei modi perché sappiamo benissimo che qui lo possiamo fare.
Non so se avrei scommesso sulla nostra permanenza a lungo termine ma ora posso con certezza dire che amo l’Italia come amo la mia famiglia (quella di origine) ma che nonostante questo, non so dove mi porterà la vita ed il lavoro ma so per certo che la scelta che abbiamo fatto è stata giusta e di questo devo solo ringraziare quell’angelo di mio marito che non ha smesso un attimo di credere in questa avventura, di darmi la forza quotidiana per andare avanti anche quando credevo (o forse l’ho proprio fatto) di crollare, quando tutte le situazioni ci sembravano avverse e la mancanza dei nostri cari era sempre più forte…
Ora siamo in ballo e balliamo…poi dove saremo il 13 settembre del 2014……chi lo sa?!?!?
(Continua)