L’università di Ginevra ha condotto per la prima volta in Svizzera uno studio sugli spermatozoi di giovani svizzeri: sono sempre meno, più lenti e meno efficaci e mettono a rischio la fertilità. I dati sono allarmanti
“Nel nostro studio abbiamo scoperto che la qualità dello sperma è mediocre, per non dire critico” è l’analisi di Serge Nef, responsabile della ricerca e professore al dipartimento di medicina genetica dell’Università di Ginevra. Lo studio ha analizzato nell’arco di 15 anni i profili di 2.523 giovani tra i 18 e 22 anni al momento del loro reclutamento per il servizio militare. Nei paesi industrializzati la qualità dello sperma si è deteriorata negli ultimi 50 anni e nello studio gli specialisti ginevrini hanno individuato che la situazione in Svizzera non è migliore, senza differenze tra le varie regioni o il luogo di residenza, sia urbano sia rurale. I giovani svizzeri si situano in fondo alla classifica assieme a Danimarca, Norvegia e Germania nel contesto europeo.
Gli autori dello studio scientifico hanno considerato tre criteri che influiscono sulla fertilità: il numero di spermatozoi per millilitro di liquido seminale, la loro mobilità e morfologia. Tre parametri fissati dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), secondo i quali un uomo può concepire un bambino se ha una concentrazione superiore ai 15 milioni di spermatozoi per millilitro e può essere considerato “superfertile”. Dai campioni dello studio emerge che solo il 38 percento ha una buona qualità dello sperma. Il 62 percento non rispetta almeno uno dei tre parametri, il 16 percento due e il 46 percento un criterio. Il restante 5 percento non ne rispetta nessuno. In questo caso il desiderio di concepire un bambino o una bambina resterà inesaudito senza il supporto di una fecondazione artificiale. Nef esorta alla prudenza sulle affermazioni delle prove. “Esse non indicano che una determinata persona sia sterile, ma in generale mostrano che la qualità dello sperma è critica”. Tradotto significa che la fertilità probabilmente è compromessa e che in futuro molti uomini dovranno pazientare molto prima di diventare padri.
Risposte concrete e sicure sul perché la qualità dello sperma dei giovani svizzera è così bassa la ricerca ginevrina non ne dà. Le cause sono poco chiare, scientificamente non approfondite e verosimilmente legate a una combinazione tra diversi fattori. “Se ci fosse una spiegazione l’avremmo trovata” spiega Nef “di certo non si tratta di mutazione genetica”. Si sospetta che in gioco ci siano cambiamenti nel modo di vivere, l’influsso ambientale come le sostanze ormonali attive (nei pesticidi e prodotti cosmetici, nelle vernici, nei tessuti), alcol, stress e il consumo di tabacco. In questo caso lo studio ha suggerito che “se la madre ha fumato durante la formazione dei testicoli del bambino, egli avrà nell’età adulta problemi con la concentrazione dello sperma” ha rivelato Rita Rabhan, co-autrice dello studio. Il prossimo passaggio della ricerca sarà di indagare negli anni sulle cause del fenomeno.
G.S.