Renzi: Votate chi volete ma non mandate i buffoni in Europa!
Le europee ormai sono alle porte e le parti interessate sembrano sempre più infervorite tanto che le provocazioni non mancano! L’ombra di Grillo incombe minacciosa tanto che Premier ed ex Premier non si risparmiano nei confronti del leader del M5S. “C’è una parte delle forze politiche che punta a insultare, non a cambiare l’Italia, prima di essere del Pd, di FI, di M5S dobbiamo ricordarci di essere italiani” esordisce Renzi nella sua intervista a ‘L’Arena’ su Raiuno, poi va più nello specifico e si rivolge a quello che ormai è diventato il suo diretto avversario: “Mi sembra che Grillo viva questa esperienza come un grande spettacolo.
Grillo scommette tutto sul fatto che l’Italia salti in aria e vada tutto male, stanno facendo meno piazza e meno gente, e prenderanno meno voti”. In questa battuta il Premier ha certamente fatto riferimento a quella “gara delle piazze” che si sta svolgendo tra i due e che prende in esame il numero della gente presente durante i comizi. Chi più le affolla più voti riceve o sottrae, dipende i punti di vista. E in riferimento al voto del 25 maggio aggiunge: “Non mandate i buffoni in Europa”, e spiega in maniera molto semplice qual è il suo punto di vista delle due fazioni opposte che si scontreranno sul fronte europee sostenendo che domenica prossima “si vota tra due schieramenti: da un lato i gufi – che sperano che il Pil vada male – e dall’altra ci siamo noi, che siamo imperfetti, ma siamo dei ragazzi che hanno cercato di fare qualcosa in 80 giorni”. Anche Berlusconi non ci va leggero nei confronti del leader di M5S e si sfoga ai microfoni di Radio Lombardia: “Grillo è un pazzo.
A me Grillo fa paura per questo vorrei spiegare agli italiani che votano Grillo che non votano un progetto politico, che non c’è, ma lo votano perché sono disperati, sono furiosi, sono inviperiti, sono incazzati”. Per l’ex premier Grillo sarebbe una minaccia per l’Italia proprio per le idee diffuse dal comico “Grillo è un pericolo assoluto per il nostro Paese, lui dice che vuole distruggere tutto. Via il Senato, via la Camera, via i parlamentari, i partiti e la democrazia. Il Paese deve essere condotto dai delegati del web agli ordini suoi e di Casaleggio”. La risposta di Beppe Grillo non ha tardato ad arrivare sempre il tutto condito e colorato come è tipico delle sue performance. Dal fallimento delle europee per il premier prospetta una sparizione nel nulla politico, come prima è accaduto ai colleghi Monti e Letta che lo hanno preceduto, “Monti è sparito, Letta anche. L’ebetino farà la stessa fine tra un po’, sarà dimenticato completamente. È un anno che fingono di essere simpatici, ma non lo sono e non c’è peggio dell’antipatico che finge di essere simpatico, lo si percepisce dalla faccia” facendo chiaro riferimento a Renzi. Mentre, sempre a Verona, riferendosi a Berlusconi senza mai farne il nome, Grillo ha ragionato sulla pena inflitta all’ex premier: “Trecento milioni di evasione hanno portato a quattro giorni di lavoro a settimana in un istituto. È un affare, è un investimento.
Vi sembra un Paese normale questo? Una persona così normalmente deve essere in galera, ed ecco perché ce l’ha con noi. Il secondo giorno che saremo a governare, lui sarà in galera o in Libano. Ecco perché dice che siamo cattivi. No – ha sottolineato Grillo – non siamo cattivi, siamo giusti ma con lui siamo cattivissimi”.