È il 3° Deputato più produttivo della Repubblica Italiana
Quest’anno val la pena di cominciare dalle buone notizie, perché generalmente sono poche rispetto alle brutte che abbondano. Sono queste, le good news, quelle che silenziose accrescono le radici di un bosco, e sfuggono perché si è più attenti ai rumori di un albero che cade. L’On. Franco Narducci è il 3° Deputato più produttivo della Repubblica Italiana. Lo certifica la classifica di Openpolis, che calcola l’indice di produttività degli onorevoli sulla base di criteri scientifici inconfutabili. Già lo scorso anno Narducci era tra i primi dieci, ma quest’anno ha raggiunto, per così dire, il podio da medaglia. È di nuovo il 1° tra gli eletti all’estero, il che significa che onora tutti gli italiani all’estero, perchè dimostra all’Italia quanto siano affidabili ed onesti i compatrioti che vivono e lavorano fuori dai confini nazionali. Per lui, lo stipendio da Parlamentare è più che meritato, e se fosse calcolato sulla base della produttività e del merito, dovrebbe essere triplicato. Davanti a lui un Deputato dell’Idv nominato in Italia, l’on Borghesi, ed uno del PD, l’on. Beretta, sempre nominato nei collegi italiani. Narducci invece, eletto all’estero con il sistema delle preferenze, deve essere soddisfatto del risultato e dall’estero non può che giungergli una metaforica medaglia d’oro perché quando si afferma il principio del merito c’è speranza per il futuro. Per chi conosce gli ambienti romani, è noto che vi è una speciale graduatoria per i politici: ci sono quelli che lavorano (che contano perché da loro dipende il buon funzionamento delle istituzioni), quelli che appaiono (che contano perchè sono i leader e non superano le tre decine), ed i peones (che non contano o meglio contano solo i soldi che mensilmente percepiscono dallo Stato). Quindi se vi è la casta, bisogna considerare che vi sono alcuni che possiamo di diritto collocare fuori di essa per meriti e capacità produttive messe al servizio del Paese e dei suoi cittadini. Ne basterebbero trecento di onorevoli come Franco Narducci e le cose in Italia andrebbero sicuramente meglio, perché la nostra diventerebbe una Democrazia efficiente ed efficace. Basterebbe un maggiore coinvolgimento degli italiani all’estero come Narducci per rimettere in moto un Paese che fino ad oggi ha vissuto come in una fiction di scarsa qualità pur essendo uno dei più grandi Paesi del mondo.
Massimo Pillera
5 commenti
Egregio Massimo Pillera,
cosi per curiosità ma di concreto cosa ha fatto On. Narducci per l’ emigrazione ? Lasciamo stare le promesse e una demenziale graduatoria che si basa sul numero di pubblicazioni. Il contenuto delle pubblicazioni potrebbe anche essere indegno di essere stampato sulla carta igienica.
Lasciamo stare elogi inutili che servono solo a prendersi gioco dell’ intelligenza del lettore.
Per favore, più professionalità Signore Pillera.
Ossequi
Marco Tommasini
L’Italia è un Paese rovinato dalla politica mal condotta, mal gestita e troppo pagata!
gli italiani, Sig Pillera, hanno bisogno di lavoro e soldi e non più di belle parole. Vada all’estero a vedere come in certi paesi vivono i connazionali e quanto le belle fantastiche e preziose strutture politiche aiutano.
per una volta sola, potrebbe scrivere un bell’articolo intervistando noi emigrati?
l’aspetto volentieri!
è davvere prendere in giro, mi scusi, il dire che uno stipendio è meritato…normale lo è. Ma dica anche quanto!
forse qualche operaio o pensionato potrà ringraziare meglio!
saluti
Per chi con la politica ha un approccio cosi’ detto da prima pagina, e cioé un veloce sguardo ai titoli piu’ importanti, sembra che l’on. Narducci abbia cambiato il sistema parlamentare della camera dei deputati. Spiacente deludervi ma non é proprio cosi’, il sig. Pillera ha un attimino gonfiato il tutto. Purtroppo nelle mie modeste riflessioni l’ on. Narducci ha un ruolo speciale, naturalmente in negativo, questo non perché io ce lé’ abbia con il Deputato in questione, ma la realtà dei fatti sta sugli occhi di tutti, almeno di quelli che non si fingono finti ciechi. Non dimendichiamoci chi era il personaggio in questione prima di varcare la soglia della camera dei deputati, si; ci siamo capiti: segretario generale del CGIE, ovvero il cosi’ detto OGGETTO NON IDENTIFICATO. Non vorrei ma sono costretto a chiamare in causa l’ ing. Tommasini, che nel suo commento é molto critico, e credo per giusta ragione. Ma mi sbaglio ho il presidente del CDF sosteneva che organismi come il CGIE sono fondamentali per la tutela e la salvaguardia dei diritti degli Italiani all’ estero? non crede che ci sia una contraddizione gigantesca? nessuna polemica ing. solo una valutazione dei fatti. ma ritorniamo al deputato, che secondo il sig. Pillera porta le sembianze di un moderno Robin Hood,per quei pochi che non lo sapessero l’ eroe della mitica foresta inglese, rubava ai ricchi per dare ai poveri, ma qui non si chiede di rubare, si chiede solo di valutare e prendere delle decisioni, oppure avere il coraggio di prendere una chiara posizione, e se solo per un attimo andiamo a consultare i fatti, notiamo che su problemi veri come la frode ai pensionati italiani rientrati in Italia, o allo stesso caso Giacchetta, tutto questo perfezionismo nel Deputato Narducci in tutta sincerità nessuno lo ha notato. ( preparero’ un articolo piu’ dettagliatoe lo inviero’ al vostro giornale, spero mi sarà publicato. Un grande leader della sinistra italiana diceva: a prescindere dal livello culturale ognuno ha il diritto di esprimere le proprie valutazioni.)
On. Narducci con tutto quello che ha scritto cosa ha fatto per i 250’000 Italiani rientrati in Italia e derubati del 2/3 della AHV ?
On. Narducci con i Euro 30’000 che riceve al mese cosa ha fatto per i centinaia di Italiani derubati dal patronato INCA/ CGIL di Zurigo ?
Sono del parere che un’ evoluzione della CGIE sia meglio di una rivoluzione. Sono del parere che la struttura di rappresentanza per l’ emigrazione è da salvaguardare perchè credo che con i tempi che corrono non ci sia possibilità di averne un’ altra. Mantenere la struttura ma sostituire la maggiore parte dei membri perché non rappresentano l’ emigrazione: perchè la CGIE è diventata l’ anticamera della CGIL.
La maggior parte della CGIE, dei COMITES e dei parlamentari della circoscrizione estero è collegata con la CGIL. Per esempio per chi non lo sapesse: la CGIE attualmente è diretta dal direttore INCA/ CGIL del Belgio e dal responsabile per l’ estero della CGIL.
Perchè, Signore Massimo Pillera, non chiarisce ai lettori la provenienza e ovviamente l’ interesse patronale e sindacale dei membri CGIE, COMITES e dei parlamentari della circoscrizione estero. Di tutte le sovvenzioni che l’ Italia versa alle strutture dell’ emigrazione. Del come vengono definite, da chi e dove vanno a finire. Si andrebbe alle radici del perché di certi problemi. Certo ci vorrebbe del coraggio giornalistico. Molto più coraggio che scrivere degli elogi di poco contenuto.
Tanti auguri per più coraggio
Marco Tommasini
Egregio sig. Pillera,
prima di tutto la ringrazio per avermi chiarito la situazione o meglio chiarito che alla Pagina non siete coerenti con i dati che divulgate.
Sul vs. giornale del 18 Novembre 2009 leggo nell’ articolo “I nostri cari Onorevoli” che lo stipendio degli onorevoli corrisponde a Euro 19’150 al mese tutti esentasse.
Poi si continua a leggere che gratis sono il telefono cellulare, tessera del cinema, tessera teatro, tessera autobus, metropolitana, francobolli, viaggi aereo nazionali, viaggi aereo internazionali per gli eletti all’ estero, circolazione autostrade, piscine e palestre, ferrovie dello stato, aereo di stato, ambasciate, cliniche. Assicurazione infortuni, assicurazione morte, auto blu con autista, ristorante.
Si continua a leggere che hanno diritto alla pensione dopo 35mesi in Parlamento.
Sono dati apparsi sul vostro giornale egregio Signore Pillera.
Mi sono preso la briga di consultare Openpolis. Leggo che Openpolis non è come ha scritto lei un’organismo istituzionale ma è un’ associazione privata dove per diventare soci si deve sborsare dei soldi. Ne fanno parte sempre secondo quello che ho letto sul sito: 200 cittadini, 7 organizzazioni (non definite) e 18 politici (non definiti). Immagino che i 18 politici iscritti sono sicuramente i più prolifici…
Sig. Pillera con tutto il rispetto ma se questa è la sua indagine giornalistica non so che dire.
La serietà professionale si basa anche sull’ essere critici dei fatti di casa. Il caso Giacchetta – INCA/CGIL è un’ esempio di mancata trasparenza e di manipolazione del lettore. Giacchetta faceva parte della redazione della Pagina. Dopo essere stato licenziato dall’ INCA per atti illeciti continua a fare parte ancora per 7 mesi (!) dello staff della Pagina.
Come spiega al lettore che sulla Pagina non è mai apparsa un’ articolo approfondito e serio sui fatti di questo delinquente e perché continuava a scrivere per il vostro giornale dopo che lei come giornalista di fama era sicuramente al corrente delle malefatte ?
Questo a riguardo la professionalità e al coraggio giornalistico che sono sinonimi di rispetto verso il lettore.
Ossequi
Marco Tommasini