Dopo ‘Il Divo’ che raccontava Andreotti, arriva sul grande schermo la storia del leader di Forza Italia
Paolo Sorrentino regista e Toni Servillo nei panni di un grande politico italiano: verrebbe da pensare al film che Sorrentino girò nel 2008 per raccontare la figura di Giulio Andreotti ma non è così o, per meglio dire, non è più l’unica associazione possibile.
Il grande regista fa infatti bis e replica il fortunato ‘format’ cambiando solo l’‘oggetto’ del suo racconto: non più il senatore a vita Giulio Andreotti ma il Cavaliere, al secolo Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia dalla sua fondazione, nel 1993, e da allora protagonista della scena politica italiana. L’attesissimo film di Sorrentino nelle sale dal 24 aprile è la prima parte di un dittico che porta sul grande schermo la figura pubblica e privata di Silvio Berlusconi, interpretato da un bravissimo ed insuperabile Servillo.
Nel cast, tra gli altri, anche Elena Sofia Ricci nei panni di Veronica Lario, Ricky Memphis che interpreta Stefano Ricucci, Riccardo Scamarcio nel ruolo di Gianpaolo Tarantini, l’imprenditore pugliese condannato per aver organizzato le cene e i festini ad Arcore con alcune escort, Kasia Smutniak, Fabrizio Bentivoglio, Anna Bonaiuto, Giovanni Esposito, Ugo Pagliai, Alice Pagani, Max Tortora e Milvia Marigliano. Un cast prestigioso a riproporre la galleria di personaggi che hanno popolato le cronache mondane e giudiziarie dell’ultimo ventennio del Cavaliere.
“Il mondo ha un’idea di Berlusconi come persona molto semplice, ma studiandolo ho capito che è molto più complicato. Vorrei provare a descrivere questo personaggio complesso. Sono interessato all’uomo che sta dietro il politico. Non sono interessato agli aspetti politici”, aveva anticipato in un’intervista il regista premio Oscar. Al centro della pellicola infatti gli intrighi privati che hanno visto protagonista Silvio Berlusconi nel corso degli ultimi anni tra le feste e i festini organizzati nella sua villa di Arcore, noti in tutto il mondo come Bunga Bunga, le vicende con al centro l’ex moglie Veronica Lario, l’attuale compagna Francesca Pascali e Dudù, il suo amato barboncino; non mancano poi i momenti istituzionali, dall’ascesa del leader di Forza Italia fino alla sua decadenza che ha inevitabilmente coinvolto anche la sua ‘corte’: e infatti lo stesso regista in una recente intervista ha dichiarato che “il titolo si riferisce ai personaggi che hanno ruotato intorno all’ex premier in cerca di fortuna, siano essi uomini affamati di potere o ragazze disinibite”.
Al Festival di Cannes del 2017, il regista ha inoltre dichiarato: “Perché un film su Berlusconi? Perché sono italiano e voglio fare film sugli italiani. Berlusconi è un archetipo dell’italianità e attraverso lui puoi raccontare gli italiani”. Alcuni mesi dopo, alla BBC, ha aggiunto: “Per me un film è scoprire un mistero. E in Italia molti misteri sono legati strettamente alla Chiesa, alla politica, alla mafia. Mi interessa raccontare questi mondi”.
“Sorrentino è l’autore che meglio riesce a cogliere aspetti della decadenza della civiltà contemporanea, fa un’analisi antro-sociologica senza volerla fare, mettendo in scena paradossi e meccanismi estremi. Sul set mi sentivo un po’ spettatore, era tutto fantasmagorico, un circo continuo, gente che ripeteva battute o cantava, balletti, animali enormi in scena. Quando ho visto Toni Servillo truccato come Berlusconi ho fatto un salto sulla sedia, gli somiglia in modo impressionante. Sul set lo salutavo con ‘Buongiorno presidente’”, ha invece raccontato Riccardo Scamarcio. La seconda parte del dittico sul microcosmo berlusconiano, ‘Loro 2’, sarà nelle sale dal prossimo 10 maggio.
foto: Ansa