Via libera al registro sui passeggeri degli aerei
Gli europarlamentari riuniti in plenaria a Strasburgo hanno approvato la direttiva che istituisce il registro europeo dei dati dei passeggeri aerei, Pnr, considerato uno strumento importante nella lotta al terrorismo.
Di cosa si tratta
La proposta di direttiva europea sul Pnr (Passenger Name Records) votata dall’Europarlamento mira a contrastare con maggiore efficacia il fenomeno dei foreign fighters. È un testo di compromesso, frutto di un lungo dibattito, che mira a regolare in maniera uniforme il trattamento e la condivisione dei dati personali dei passeggeri via aria da parte degli Stati membri nella lotta contro il terrorismo e i delitti gravi, prevedendo nel contempo una serie di salvaguardie per proteggerli.
Dopo gli attentati di Parigi del novembre 2015 la proposta del 2007 e rigettata nel 2013, è tornata di attualità, come strumento per contrastare il fenomeno dei foreign fighters, i cittadini Ue che vanno in Siria o altrove a combattere e che possono tornare in patria radicalizzati, militarmente addestrati e pericolosi.
Quali sono le informazioni sui passeggeri
I dati Pnr sono le informazioni sui passeggeri dei voli detenuti dalle compagnie aeree per motivi operativi: contengono il nome del passeggero, le date di viaggio, l’itinerario e i metodi di pagamento. I dati Pnr vengono già raccolti dalle forze dell’ordine per motivi di sicurezza in alcuni Stati (Regno Unito e Danimarca). Secondo la direttiva proposta, le compagnie aeree saranno obbligate a trasferire i dati Pnr dei passeggeri dei voli extra Ue allo Stato membro in cui l’aereo atterrerà o dal quale partirà.
Ogni Stato creerà una Unità per le Informazioni sui Passeggeri (Piu), che avrà il compito di ricevere, conservare e valutare i dati, principalmente attraverso il confronto con le altre banche dati, in modo da identificare le persone che richiedono esami ulteriori da parte delle autorità competenti.
I dati saranno conservati
I dati Pnr devono essere conservati per cinque anni: tutti i dati di identificazione restano pienamente disponibili per sei mesi, poi vengono conservati in formato ‘mascherato’.
Le Piu scambieranno anche informazioni tra gli Stati, poiché le autorità giudiziarie e di pubblica sicurezza non avranno accesso diretto ai sistemi dati delle compagnie aeree. La raccolta e l’utilizzo di dati sensibili (che rivelino l’origine razziale, la religione, le opinioni politiche, la salute o l’orientamento sessuale) dovrebbe essere proibita nella direttiva.
Il testo di compromesso prevede la possibilità, non l’obbligo, per uno Stato membro, di applicare la direttiva ai voli intra-Ue, come proposto dal Consiglio; in questo caso lo Stato deve darne notifica alla Commissione. Gli Stati possono raccogliere dati Pnr dalle agenzie di viaggio e dai tour operator.
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Adnkronos
Foto: Ansa