Distribuito nelle sale cinematografiche statunitensi a novembre, arriva anche in Italia il film di Jeff Nichols
Ispirato ad una storia vera, Loving è un omaggio al coraggio e all’impegno di una coppia mista, Richard e Mildred Loving, appunto, che si sono innamorati e sposati contro il segregazionismo della Virginia del 1958. La madre di Richard fa la levatrice, lui è muratore, e si diletta a mettere mano ai motori delle automobili per farle vincere alle gare di strada. Mildred è una timida afroamericana figlia di un amico.
I due giovani, cresciuti a Central Point, una cittadina della Virginia, in una comunità più progressista nei confronti dell’integrazione tra le diverse etnie rispetto ad altre zone del sud degli Stati Uniti, vengono comunque arrestati di notte come criminali, condannati al carcere e all’esilio.
“Dio non ha certo messo gialli, bianchi e neri in continenti diversi perchè si mischiassero le razze”: poche, laconiche parole che, nei verbali processuali della Virginia di fine anni ’50, descrivono un reato, quello di amare una persona di una razza diversa dalla propria.
Costretti così a trasferirsi con i figli in un modesto quartiere di Washington, ospitati da parenti generosi, cresceranno i loro figli lontano dagli affetti e dagli amici. La vita in città è però una vera condanna per chi ha passato la vita liberamente nei campi: niente verde dove correre e giocare, le macchine diventano un pericolo e i bambini soffrono sempre chiusi in casa. Nonostante l’appoggio dei loro familiari, Richard e Mildred trovano difficoltà anche ad essere accettati dall’ambiente circostante e il bisogno di tornare in Virginia si fa sempre più urgente. Mildred decide così di tornare a vivere in campagna, convincendo il più schivo Richard, non prima di aver scritto al Ministro di giustizia Robert Kennedy. Gli avvocati dell’ACLU (American Civil Liberties Union) si faranno allora promotori di una battaglia che diventerà un fatto nazionale.
Il caso ‘Loving contro Virginia’ arriva così alla Corte Suprema nel 1967, sancendo una vittoria nella battaglia per i diritti civili e riaffermando il diritto fondamentale di sposarsi senza barriere razziali. Richard e Mildred tornano infine a casa e la loro storia d’amore diventa un modello per molte altre coppie dell’epoca.
Da allora, il 12 giugno 1967, giorno della sentenza della Suprema Corte, viene celebrato come il ‘Loving day’, indelebile precedente anche oggi per le coppie di fatto e gay. Sullo ‘scandalo’ la HBO girò nel 2012 un documentario che ha ispirato Jeff Nichols in cerca di un film non retorico, ma molto civile, capace di parlare sottovoce con gli occhi come lo Spielberg del Colore viola.
Diretto da Jeff Nichols, Loving ha ottenuto 2 candidature ai Golden Globes e una agli imminenti Academy Awards: quella per Ruth Negga, candidata all’Oscar per la Miglior Attrice Protagonista. Con tutti i disordini e le sparatorie avvenute in USA negli ultimi anni, tra poliziotti bianchi e neri e ora con le enunciazioni razziste di Donald Trump, non dovrebbe stupire l’ondata di film ambientati tra la fine degli anni ’50 e all’inizio degli anni ’60 (‘Diritto di contare’, ‘Jackie’, ‘Loving’, ‘A United Kingdom’) che riesumano e raccontano un difficile periodo di battaglie per i diritti civili.