È uscito lo scorso 6 novembre il nuovo album di inediti di Lucio Dalla, “Angoli nel cielo”, prodotto da Rca Sony Music.
Con il nuovo cd, a più di due anni di distanza dal precedente album di inediti “Il contrario di me”, il cantautore bolognese ritorna con 10 nuove canzoni con cui cerca di andare oltre la poesia, ed entra in una dimensione in cui è possibile anche parlare direttamente al proprio cuore e dialogare con lui.
Ad anticipare l’uscita del nuovo album il singolo “Puoi sentirmi?”, in grado di regalare intense emozioni e forti momenti di riflessioni: il brano sembra quasi un ritorno al tema espresso in “Apriti cuore” contenuta nel best seller “Cambio”, in cui è presente una specie di dialogo con i sentimenti, che va oltre la poesia, in una dimensione musicale più matura: ‘Tu cuore, ma quante volte mi hai tradito? A quale gioco giochiamo io e te? Puoi sentirmi? Puoi capirmi? Mi capisci? Ho bisogno che ti fidi e se sbaglio, quando sbaglio, stai con me’.
Su questo suo nuovo lavoro Lucio Dalla dichiara: “La gente ha bisogno di canzoni da cantare e da ascoltare e con questo disco, come ho fatto qualche altra volta, gliele ho date. L’autenticità della musica è un bisogno insopprimibile, è fondamentale prendersi la responsabilità di quello che si fa, significa comunque non sottrarsi al flusso di trasformazione del mondo. Ogni canzone che esce, se non ha alcun senso di mistero e di inquietudine, è un delitto (…) Diciamo che quello che faccio è cercare di dare il meglio, è l’unica cosa che si può fare”.
Lo studio e la ricerca nella parola sono gli elementi che caratterizzano la produzione artistica dell’ultimo Lucio Dalla, e non è un caso se il cantautore bolognese è stato scelto come testimonial per “Babel”, il primo festival della parola che si svolgerà nella prossima primavera ad Aosta.
“In questo momento – ha commentato Dalla alla presentazione dell’evento – é necessario rivitaminizzare la cultura nazionale e a questo servono rassegne come Babel da cui può nascere il recupero della parola, perno attorno al quale la nostra civiltà si fonda”. E, citando Nietzsche, ha aggiunto: “Dove finiscono le parole iniziano le spade”.
La rassegna “nasce per rivalutare il ruolo della parola nelle varie accezioni, declinazioni, espressioni”, ha spiegato l’assessore regionale alla cultura, Laurent Vierin. Il festival é in calendario, indicativamente, dal 23 aprile al 2 maggio e si svilupperà in diverse forme: dalla libreria temporanea ad una mostra fotografica fino ad incontri, testimonianze, tutto dedicato al tema dell’esilio.
“L’obiettivo – ha aggiunto Vierin – é far interagire oratori e pubblico per far crescere il livello culturale della comunità”. Il programma sarà presentato all’inizio del 2010; Lucio Dalla, oltre ad un prologo recitato al castello di Sarre nel corso dell’inaugurazione, sarà protagonista di un concerto introduttivo il 30 marzo.
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