È la cronaca che talvolta si trova a riassumere il significato di una manifestazione, a definirne la essenza e le aspettative.
Quindi esordiamo segnalando che, per una beneaugurante ma fortuita coincidenza, la Organizzazione Mondiale della Sanità-OMS ha ufficialmente annunciato la fine della emergenza sanitaria mondiale proprio nel giorno in cui è iniziata la edizione 2023 del Concorso di eleganza Città di Lugano-Lugano Elegance.
Organizzato dal Lions Club Monteceneri, già promotore di Lions in Classic, Lugano Elegance quest’anno ha ospitato sulle rive del Ceresio una cinquantina di auto d’epoca ed attribuito il premio Best in Show, creazione artistica esclusiva creata da Marco Pagot, uno dei più noti fumettisti italiani.
La manifestazione luganese ha seguito uno schema classico, abbinando una serie di eventi extra-muros, paralleli al concorso, tra cui presentazioni di sponsors, un charity gala, ed una sfilata di moda, in aggiunta alla esibizione della cinquantina di veicoli di interesse collezionistico di cui si diceva.
Questi ultimi sono stati ispezionati da una commissione tra le più autorevoli a livello mondiale.
Per intenderci, sui 17 giurati presenti, allineava ben 11 professionisti noti come esaminatori delle vetture presenti al Concours d’elegance di Pebble Beach, in California.
La manifestazione americana, ricordiamolo, condivide con il Concorso d’Eleganza di Villa d’Este, che si svolgerà a Cernobbio nei prossimi giorni, il primato dell’evento di categoria più seguito al mondo.
Soffermiamoci ora sul presente ed il futuro delle “auto da sogno”.
Esaurito il triennio di emergenza sanitaria, il comparto delle vetture d’epoca pare avviato ad una prova di maturità e sollecitato a risolvere quelle incognite evolutive che già in passato figuravano nell’elenco dei quesiti in cerca di risposta.
Ne elenchiamo solo alcuni, noti agli appassionati del settore, ed al cui esito le breaking news di questi anni impongono di arrivare in tempi ragionevolmente brevi.
Innanzitutto il mercato delle auto d’epoca di alta gamma deve risolvere il problema del passaggio generazionale, perché molte classic cars attualmente sono custodite nei garages dei baby boomers, la generazione ormai prossima al pensionamento, almeno a livello anagrafico.
La trasmissione alle nuove generazioni del valore economico, artistico e storico di questi oggetti da collezione, oltre ad una capacità patrimoniale, implica anche una rinnovata considerazione del loro utilizzo.
In passato era libero, mentre in futuro è noto che la semplice mobilità privata, il normale traffico veicolare “ecologico”, è predestinato a scontare discriminazioni per motivi ambientali, cioè limiti alla circolazione.
Inutile nasconderlo: in un mercato avviato all’uso di carburanti sostitutivi la tradizionale benzina ed alla motorizzazione elettrica, la manutenzione, l’uso, oltre che l’aggiornamento tecnico delle storiche pare destinato a trasformarsi da attività esclusiva in un esercizio altrettanto responsabile dal punto di vista energetico, leggasi: climatico, con effetti per ora difficilmente pronosticabili sulla evoluzione merceologica, prima ancora che collezionistica, delle quattroruote storiche.
Già oggi, osservava qualcuno dei presenti all’evento luganese, il valore delle auto d’epoca e la difficoltà a trovare ricambi impone un utilizzo accorto e moderato delle classic cars, e genera problemi alla filiera di tutti i prestatori d’opera dotati delle necessarie competenze a preservare la piena efficienza di questi oggetti esclusivi.
Riassumendo, come già accade a molti altri settori economico-industriali dell’attuale epoca post-pandemica, anche il mondo delle auto del passato è impegnato a riprogrammare il proprio futuro, e definirne la identità di pari passo alla capacità di incentivare la value-chain, la filiera degli eventi collaterali da cui è circondato e che attrae.
Si tratta di sfide, doveroso ricordarlo, i cui risultati vedremo nei prossimi anni.
Nell’attesa, concludiamo segnalando i vincitori della edizione 2023 del Concorso di Eleganza Città di Lugano.
Le auto hanno stazionato nel centro cittadino e poi sfilato sul lungolago di Lugano, con il commento tecnico di Franco Ronchi, socio fondatore e presidente del Registro Internazionale Carrozzeria Touring, una delle glorie stilistiche italiane, e di Max Girardo, tra i più autorevoli professionisti nell’universo delle aste di auto d’epoca.
Ad aggiudicarsi il premio di Best of Show è stata una Bugatti 57 Gangloff, anno 1938, di Klaus Dold. A seguire, ecco l’elenco dei vincitori di classe di cui segnaliamo, nell’ordine, lo specifico modello e la relativa graduatoria sul podio:
VETTURE VINCITRICI
Classe Anno Vettura Nazione Class A – Travelling in Style
1° di Classe 1938 Bugatti 57 Gangloff D 2° di Classe 1938 Delahaye 135 M Chapron CH 3° di Classe 1929 Mercedes Benz 710 SS Rennwagen D
Class B – Mercedes Benz 300 SL
1° di Classe 1960 Mercedes Benz 300 SL roadster CH 2° di Classe 1957 Mercedes Benz 300 SL coupé CH 3° di Classe 1962 Mercedes Benz 300 SL roadster D
Class C – Quadrifoglio
1° di Classe 1949 Alfa Romeo 6C 2500 Villa d’Este CH 2° di Classe 1957 Alfa Romeo Giulietta SS Prototipo I 3° di Classe 1949 Alfa Romeo 6C 2500 cabrio Turinga NL
Class D – Happy Birthday Porsche
1° di Classe 1957 Porsche Carrera Speedster I 2° di Classe 1972 Porsche Carrera RS D 3° di Classe 1962 Porsche 356 SC CH
Class E – Gran Turismo
1° di Classe 1966 Jaguar E Type 2+2 CH 2° di Classe 1961 Jaguar E Type Low drag CH 3° di Classe 1972 Aston Martin DB5 F
Class F – Cavallino Rampante
1° di Classe 1963 Ferrari 250 GTL D 2° di Classe 1981 Ferrari 400 I I 3° di Classe 1966 Ferrari 330 GTC CZ
Class G – Made in Italy
1° di Classe 1978 Lancia Sibilo Bertone I 2° di Classe 1993 Lancia Delta Evo CH 3° di Classe 1954 Siata 1100TV Vignale I
Class H – Travelling to Lugano
1° di Classe 1964 Alvis Cabriolet Graber CH 2° di Classe 1947 Tatra T87 CH 3° di Classe 1950 Riley RMC CH
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