La tristezza e la commozione per l’addio a Mike Bongiorno si stemperano nella sua parola preferita: ‘allegria’. La pronuncia monsignor Erminio De Scalzi, il vescovo che celebra in Duomo i funerali, chiudendo così la sua omelia. Fiorello invece grida ‘allegria’, imitando la voce del presentatore scomparso, nella commemorazione di amici e colleghi sul sagrato. C’è Pippo Baudo, rivale di sempre, che porta in spalla la bara. Mike Bongiorno, 85 anni, morto martedì scorso, 8 settembre, a Montecarlo per un infarto, ha ricevuto l’ultimo saluto con l’onore del funerale di Stato.
Ma si è trattato anche di un funerale semplice. La bara spoglia appoggiata su un tappeto davanti all’altare. Unici fiori la corona del Presidente della Repubblica, accanto a quelle del Presidente del Consiglio e dei Presidenti di Camera e Senato. In prima fila sulla navata sinistra il premier Silvio Berlusconi, il sindaco di Milano Letizia Moratti, con fascia tricolore, il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri e quello della Rai, Paolo Garimberti. Nella navata destra la famiglia, la vedova Daniela e i tre figli, Michele, Nicolò e Leonardo. Accanto Fiorello, Fabio Fazio, Pippo Baudo. Poi il ministro Ignazio La Russa, dirigenti Rai e Mediaset, volti dello spettacolo come Sandra Mondaini, su una sedia a rotelle perchè molto malata, Gerry Scotti, Massimo Boldi, Alba Parietti. Gianluca Pessotto, dirigente della Juventus, è in rappresentanza della squadra di cui Mike è stato tifoso. Ma la cattedrale si riempie soprattutto di gente comune. Almeno 5000, secondo la curia. E fuori sono ancora di più. La questura parla di altre 6.000 o 7.000 persone che seguono il funerale da un maxischermo.
“Era un uomo felice di vivere una persona che suscitava amicizia, era uno spirito retto – dice monsignor De Scalzi – preoccupato, specie negli ultimi tempi, che la televisione non fosse più in grado di assolvere soprattutto un compito educativo e si lasciasse invece andare ad una deriva dominata dal cattivo gustò. “Oggi – conclude così la sua omelia – con l’affetto di innumerevoli persone consegniamo questo fratello nelle mani di Dio: è lì la vera e indefettibile felicità, compresa, io penso, quella che lui chiamava “allegria”.
I figli salgono sull’altare a leggere le letture. A Leonardo, l’ultimogenito, si incrina la voce. È il più commosso. Insieme ai fratelli e alla madre porta poi le offerte. La parola del Vangelo è affidata a don Mauro Pozzi, il parroco di Dagnente, la frazione di Arona, dove Mike sarà sepolto. È un funerale solenne ma dentro la cattedrale non c’è alcuna concessione allo spettacolo.
Le commemorazioni sono spostate fuori, sul sagrato, dove attendono gli amici più fedeli di Mike, quelli che lo hanno conosciuto da telespettatori.
Alle 11 la bara portata a spalle anche da Baudo e dai figli viene appoggiata su un basso catafalco. Dietro si schierano familiari e autorità. È il momento del ricordo degli amici. Parla per primo Fiorello. Imitando la voce di Bongiorno dice: “Sono sicuro che lui ora mi direbbe: ‘Hai visto eh… mi hanno dato il Duomo di Milano, a Baudo non l’avrebbero mica dato eh…’ Allegria!”. Prende il microfono Fabio Fazio: “Mike è stato la tv e la tv gli ha dato popolarità e successo – afferma, la voce rotta dall’emozione – ma oggi qui raccoglie qualcosa di più importante della popolarità e del successo: raccoglie l’affetto e la stima di un Paese intero, di tutti noi”.
Non sono previsti altri interventi, ma Fiorello si avvicina a Baudo e lo incalza per dare anche lui un saluto a Mike. “Noi siamo dei coristi tu eri il solista”, dice Baudo ricordando anche la loro presunta rivalità. “Una rivalità – sottolinea – che lui stesso incrementava perchè diceva che la gente voleva sempre avere Coppi e Bartali”. “L’idea che tu non ci sia più – prosegue – non riesce a convincermi perchè la mia vita l’ho indirizzata guardando sempre a te, ispirandomi a te: sei stato subito carino con me e mi hai sempre trattato con grande amicizia. Io ero allora un pivellino, adesso sono il più vecchio rimasto”.
Prima che si apra il momento delle condoglianze, prende la parola anche il premier Silvio Berlusconi. Quindi si forma la fila per un saluto a Daniela e ai suoi figli. Soprattutto a Leonardo che, tra le braccia di alcuni compagni di scuola, scoppia dolorosamente a piangere. Mentre il feretro lascia la piazza e sul maxischermo compare Mike, sorridente, che saluta.
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