Il 5 marzo scorso è iniziata la raccolta firme per l’“iniziativa bici”
Nonostante ci sia stato un calo di vittime d’incidenti stradali nel 2014, il bilancio risulta negativo per i ciclisti (vedi box). Per questo l’Ufficio federale delle strade USTRA analizzerà nei dettagli questi incidenti. Alla “Neue Luzerner Zeitung” il portavoce del’USTRA Thomas Rohrbach ha dichiarato che: “ora vogliamo sapere precisamente di che incidenti si è trattato”, ogni singolo incidente in bicicletta sarà quindi analizzato concretamente.
Veicoli stradali in Svizzera
Il parco veicoli stradali a motore (senza ciclomotori) è aumentato del 114% tra il 1980 e il 2014, raggiungendo quota 5,8 milioni, di cui i tre quarti sono automobili. Statisticamente, quindi, una persona su due in Svizzera possiede un’auto, tendenzialmente a diesel e con quattro ruote motrici. Il parco motoveicoli ha segnato un forte aumento: dal 1980, infatti, il numero è quintuplicato. Per quanto riguarda le biciclette, nel 2010 il 69% delle economie domestiche possedeva almeno una bicicletta, mentre circa il 2% disponeva di una bicicletta elettrica, anche se probabilmente il valore nel frattempo è aumentato.
Iniziativa Bici
L’Associazione promotrice “Iniziativa Bici” lo scorso 5 marzo ha lanciato l’“iniziativa bici”, che mira a incentivare l’uso di questo mezzo per il traffico quotidiano e del tempo libero, per poter sfruttare in modo ottimale le limitate risorse e favorire gli interessi di tutti gli utenti della strada. La promozione delle vie ciclabili, pertanto, deve coinvolgere anche la Confederazione, ed è in questa prospettiva che le organizzazioni e i promotori hanno lanciato l’iniziativa il 5 marzo scorso a Berna.
“L’iniziativa per la bici richiede che la promozione di vie ciclabili destinate al traffico quotidiano e del tempo libero venga inserita nella Costituzione federale, analogamente all’articolo sui sentieri e i percorsi pedonali. Un’inconsueta e ampia coalizione di organizzazioni e partiti politici si è posta l’obiettivo di sviluppare in Svizzera una cultura ben radicata della bici”, si legge nel comunicato.
Ispirandosi all’articolo costituzionale sui sentieri e i percorsi pedonali, i promotori intendono con questa iniziativa attribuire alla Confederazione il compito di coordinare e sostenere – se del caso anche finanziariamente così come oggi si usa fare in scala ridotta con i programmi delle agglomerazioni-, i Cantoni e i Comuni nella realizzazione e nella manutenzione di reti ciclabili attrattive e sicure. Ciò che di buono è emerso dalla creazione di sentieri e percorsi pedonali dovrà essere ripreso e consolidato anche per il successo delle vie ciclabili.
I vantaggi della ciclo-mobilità sono lampanti e non hanno bisogno di ulteriori conferme: “andare in bicicletta è salutare, rispetta l’ambiente, costa poco e pertanto è un’attività da promuovere senza riserve. Ciò che ancora manca sono le condizioni qualitative e quantitative nonché i mezzi per attuare il progetto, come ad esempio l’infrastruttura, la regolamentazione del traffico e i collegamenti alla rete di trasporti pubblici. In futuro, la Confederazione dovrà inoltre favorire la comunicazione e la promozione a beneficio di tutte le forme di traffico lento”. Il gran numero di interventi parlamentari pendenti è indice di quanto occorra fare per la ciclo-mobilità.
Bilancio negativo per i ciclisti
Nel 2014 i ciclisti vittime di incidenti mortali sono stati 29, 12 in più rispetto all’anno precedente. In aumento anche i feriti gravi (+13% rispetto al 2013). L’USTRA analizzerà in modo approfondito le cause di questa evoluzione negativa. Prosegue la tendenza negativa iniziata nel 2012 per gli utenti di biciclette elettriche: il numero dei feriti gravi è salito infatti a 145, con un incremento di 31 unità.