Cosa hanno in comune un sarto pugliese e una designer svizzera di origini laotiani? Al primo sguardo magari non molto, ma i due sono legati da una passione molto forte
Sicuramente non si tratta di una collaborazione facile quella a cui si sono dedicati Ly-Ling Vilaysane e Cosimo Urgesi, quando hanno deciso di trasferire la sartoria di lui nell’atelier della giovane designer.
Il signor Urgesi, sarto di alta qualità, è venuto in Svizzera negli anni ‘60 dalla Puglia, ha dedicato tutta la sua vita alla sua passione, la sartoria a San Gallo.
Ly-Ling, una giovane svizzera, con origini laotiani, è designer di professione. I due al primo impatto sembrano avere poco in comune: due generazioni diverse, origini diverse e culture diverse, ma quel che nel documentario, definito dall’ideatore Giancarlo Moos, più una docu-commedia che un classico documentario, si capisce ben presto è che i due sono legati soprattutto da una grande passione.
Così in quasi un’ora e mezza entriamo nei loro mondi, nel lavoro che svolgono, ma anche nei discorsi e litigi, sembra quasi di essere lì, seduti al tavolo o a lavorare nell’atelier insieme a loro.
Ly-Ling e il Signor Urgesi
Design moderno e ritmi italiani
E li conosciamo ancora meglio quando nel film abbiamo l’opportunità di conoscere le loro origini, con il signor Urgesi facciamo un viaggio in Puglia, visitare le stradine dove è cresciuto e dove giocava a calcio e con Ly-Ling nell’Appenzello, dove si discute con il vecchio sindaco sull’immigrazione della sua famiglia.
Quel che Giancarlo Moos con il suo documentario vuole lasciare è un messaggio positivo, quello di rischiare, perché cosa mai possono avere in comune un maturo sarto pugliese e una giovane designer di origini laotiani? Magari poco, ma quel che può nascere è tutto da scoprire!