Vanitosi come lo donne, anzi di più. Si potrebbe dire che non solo di dopobarba e shampoo anticaduta vivono gli uomini. Oggi sono selettivi, scelgono creme e lozioni per viso e corpo come farebbero con un’automobile. Ma guai a parlare di antirughe, potrebbero aggredirvi con quel paio di pinzette appena usate per depilarsi le sopracciglia ad ali di gabbiano. Quando il manscara (il mascara da uomo) o i meggings (leggings d uomo) non bastano più, il sesso forte rivendica l’uso di creme e detergenti, affrancandosi dal cliché ‘l’omo è omo e ha da puzzà’. Al contrario, oggi l’uomo medio è sempre più informato sui diversi prodotti della cosmesi, dal contorno occhi antiage alla crema solare passando per lozioni, profumi, scrub e deodoranti.
“E’ un fenomeno che sta lentamente crescendo, mentre prima magari ci si accontentava di ‘rubare’ il cosmetico alla moglie – dice all’Adnkronos Leonardo Celleno, dermatologo e presidente dell’Aideco (Associazione italiana dermatologia e cosmetologia) – oggi l’uomo quando va in farmacia o profumeria chiede anche per se stesso. C’è un aumento dell’attenzione del maschio ai problemi estetici di benessere cutaneo mentre prima erano fenomeni riservati quasi esclusivamente alla donna”.
A differenza della donna, però, ossessionata dallo skincare sin dall’adolescenza, nel maschio la vanità sembra presentarsi più tardi: “Gli uomini cominciano a preoccuparsi dell’invecchiamento cutaneo e del rilassamento della pelle – spiega Celleno – stanno un po’ più attenti al sole e alla fotoprotezione, tutte piccole cose che prima erano rare nel maschio. Poi ci sono i problemi delle rasature: se una volta era un po’ imperfetta e dolorosa e veniva tollerata, adesso si ricorre all’ausilio del cosmetico, soprattutto in caso di pelli e rasature difficili”
Non solo vanità, quindi, spesso a portare gli uomini in profumeria o in farmacia sono “problemi di acne e irritazioni cutanee”. Quanto alle creme antiage, se è vero che l’uomo non rinuncia all’antirughe, preferisce avere al mattino “qualcosa che ripari i danni della rasatura, sia che sia fatta con rasoio elettrico che con il manuale o al massimo la sera”. Secondo l’esperto, nonostante il mondo beauty resti ancora “un fenomeno un po’ di nicchia”, il trend sembra conquistare sempre più giovani, attenti alla cura del viso e del corpo: “Chi è più maturo ancora non pone molta attenzione alla pelle – sottolinea il cosmetologo – la danno come qualcosa di scontato. L’utente medio del cosmetico maschile è il giovane adulto”.
E se il mercato ha risposto alle esigenze maschili creando delle linea ad hoc per il ‘men care’, è sempre consigliabile fare attenzione a scegliere il cosmetico giusto. “La pelle del maschio è diversa da quella della donna e impone una formulazione diversa da quella comune – spiega Celleno – e poi varia anche a seconda dell’obiettivo che si vuole raggiungere. Nel caso della cosmesi maschile non si tratta di avere una pelle levigata e liscia come quella della donna, ma una bella pelle che mantenga però le caratteristiche maschili”.
Quanto a fondotinta, mascara, e smalto visti spesso anche in passerella, secondo l’esperto si tratta di prodotti utilizzati prevalentemente da uomini che hanno a meno che un problema cutaneo che deve essere mascherato. “Di solito quando ricorrono al ‘cosmeticamouflage’ – afferma – è perché in una parte visibile del volto c’è qualche lesione poco gradevole -ma mascara e fondotinta non sono nell’empireo maschile”.
Ma quanto spende il sesso forte per i cosmetici? A dare un’indicazione è Cosmetica italiana, l’associazione nazionale delle imprese cosmetiche, che attraverso il Centro Studi stima che i consumi maschili incidano per circa il 30% sul fatturato globale del settore. Una percentuale non puntuale, però, poiché non tiene conto dei prodotti beauty che gli uomini prendono in prestito dal beauty case di mogli, sorelle, e madri.
Nel 2015, per i prodotti della linea maschile come saponi, schiume e gel da barba sono stati spesi 163,2 milioni di euro mentre per profumi e acque di toeletta maschili 364,9 milioni, con un’incremento del 2,7% rispetto al 2014. A crescere anche le creme polivalenti, come BB, CC e DD cream (+6,3%) per un giro d’affari complessivo di 79,6 milioni. “Oggi è il momento di BB, CC e DD cream che in un atto svolgono più funzioni – conclude il cosmetologo – Magari si usano per lenire l’effetto della rasatura e ridare idratazione o mascherare un’alterazione sul viso”.
Adnkronos