Il Consiglio federale constata ,tra l’altro, che per sgravare efficacemente queste famiglie occorre dotarle di maggiori risorse finanziarie
Le famiglie che curano a domicilio figli che necessitano di assistenza a causa di una grave malattia o disabilità devono essere maggiormente sostenuti. Nel suo parere sul progetto di legge elaborato dalla commissione parlamentare competente, il Consiglio federale constata, tra l’altro, che per sgravare efficacemente queste famiglie occorre dotarle di maggiori risorse finanziarie.
Assistere a domicilio un minore che ha bisogno di cure è un compito assai gravoso per i genitori e i detentori dell’autorità parentale, che devono affrontare impegnative sfide personali e finanziarie, risolvere complesse questioni organizzative e prendere quotidianamente decisioni difficili. Spesso, inoltre, le possibilità esistenti per sostenere queste persone sono insufficienti. La situazione di numerose famiglie potrebbe essere notevolmente migliorata con una presa a carico sia occasionale sia per più giorni consecutivi o durante i fine settimana.
Dando seguito a un’iniziativa parlamentare del consigliere nazionale Rudolf Joder, la Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio nazionale ha presentato al Consiglio federale un rapporto con un progetto di modifica della legge federale sull’assicurazione per l’invalidità (LAI). Il Governo condivide il parere della Commissione secondo cui le famiglie che si prendono cura a domicilio di figli gravemente malati o disabili necessitano di un maggiore sostegno. Nella maggior parte dei casi, si tratta di figli che danno diritto a un assegno per grandi invalidi dell’assicurazione invalidità (AI) di grado medio o elevato, nonché a un supplemento per cure intensive (SCI).
Il Consiglio federale sostiene la proposta della Commissione di aumentare gli importi di tale supplemento. Respinge, invece, l’idea di rinunciare alla sua deduzione dall’importo del contributo per l’assistenza, poiché ciò equivarrebbe ad accordare un doppio indennizzo per le stesse prestazioni. Sottolinea inoltre la necessità di coordinare il progetto della Commissione con il Piano d’azione per il sostegno e lo sgravio delle persone che assistono i propri congiunti.
Per l’AI le spese supplementari annue derivanti dall’aumento degli importi del supplemento per cure intensive ammonterebbero a circa 20 milioni. Il Consiglio federale ritiene tuttavia che queste nuove spese non comprometterebbero il rimborso del debito dell’AI che, secondo le previsioni attuali, dovrebbe concludersi come previsto attorno al 2030. Sarà ora l’Assemblea federale a doversi pronunciare sul progetto.
UFAS