Il 9 febbraio 2014 la popolazione svizzera voterà sull’iniziativa popolare “Contro l’immigrazione di massa” lanciata dall’Unione democratica di centro (UDC). L’iniziativa chiede che venga reintrodotta una quota massima annua che limiti l’immigrazione e i contingenti per i permessi di soggiorno, limiti che dovrebbero essere applicati anche ai frontalieri e ai richiedenti l’asilo. Sia il Consiglio federale sia il Parlamento hanno raccomandato di votare conto l’iniziativa, argomentando che essa è contraria all’accordo di libera circolazione con l’UE, accordo che dal 2002 ha portato alla Svizzera più vantaggi che inconvenienti. Per i fautori dell’iniziativa lo scenario è invece tutto il contrario, gli aspetti negativi prevalgono: gli immigranti affluiscono in massa, il traffico e gli affitti aumentano, così come la disoccupazione, dove un disoccupato su due è straniero, si riscontrano l’abuso del sistema sociale e l’aumento della criminalità.
Se si votasse ora, la popolazione assocerebbe l’immigrazione agli aspetti negativi e si esprimerebbe per il sì all’iniziativa. È quanto emerge da un sondaggio su un’inchiesta online effettuato dall’istituto demoscopico Isopublic, su incarico del periodico evangelico “reformiert”. Le 1203 persone che partecipato al sondaggio hanno affermato di partecipare certamente o presumibilmente alla votazione. Alla domanda sulle intenzioni di voto, il 52% degli elettori sarebbe favorevole e il 40% contrario, con un margine di errore di +/- 4.2 punti. I risultati indicano una maggiore rilevanza per le conseguenze negative dell’immigrazione. Il primo lato positivo si trova solo al quinto posto: l’immigrazione attenua il bisogno di personale nel settore delle cure e dell’assistenza agli anziani. Per quanto riguarda la politica attuale sull’immigrazione, il 46% la ritiene troppo liberale e il 34% la giudica adeguata. Visto che l’iniziativa è fra tre mesi, secondo Isopublic la formazione dell’opinione pubblica è all’inizio, ma ci sono da aspettarsi una campagna carica di emozioni e dibattiti accesa, quando il tema in votazione riguarda l’immigrazione.