Lo striptease maschile secondo Steven Soderbergh. Il registra racconda il mondo degli spogliarellista prendendo spunto dall’esperienza reale di Channing Tatum e in America sbanca i botteghini!
Belli, anzi bellissimi! I corpi che sinuosi si muovono evocando situazioni erotiche anche esplicite per tutte quelle donne che hanno voglia di lasciarsi andare e farsi conquistare dal malizioso gioco dello striptease! Sì donne, perché l’universo dello spogliarello non è più esclusiva maschile, ma da tempo ha invaso il mondo femminile come racconta il nuovo film diretto da Steven Soderbergh, “Magic Mike” incentrato proprio sul fenomeno dello spogliarello maschile. A far sognare le donne naturalmente i fisici statuari di alcuni tra i più bei giovani attori di ultima generazione Channing Tatum, Alex Pettyfer, Matthew McConaughey, Joe Manganello e Matt Bomer. Il pubblico femminile sarà felice di vedere una squadra di questo calibro in azione non solo per gli esemplari in mostra, ma anche per il film che sembra essere tra i più riusciti del regista. In esso infatti realizza la versione contemporanea dell’uomo-oggetto, ma allo stesso tempo è impassibile e lucidissimo nel raccontarci che oggi la società statunitense vive un momento di confusione economica, sociale, sessuale e psicologica. Il tutto osservato non con occhio critico ma soprattutto ironico, Soderbergh non ha nessun intendo moralistico.
Prendendo ispirazione dalla reale esperienza di Channing Tatum, che neanche ventenne lavorava come spogliarellista in un locale di Tampa Bay, in Florida, sotto lo pseudonimo di Chan Crawford., Magic Mike racconta la storia di Mike Martingano (interpretato dallo stesso Tatum), un veterano del mondo degli striptease maschili che prende sotto la sua ala protettiva The Kid, un giovane ballerino per fargli da mentore e insegnargli tutto sull’arte di divertirsi, guadagnare soldi facili e naturalmente conquistare le donne. Ma spogliarsi per i nostri attori non è davvero così semplice come sembra guardando la pellicola, pare infatti che Matthew McConaughey abbia avuto non poche difficoltà. L’attore ha raccontato che all’inizio delle riprese, non era a suo agio durante le scene di spogliarello o quelle più audaci, alla fine però – dopo essersi abituato alla nudità e ai costumi da lui indossati – è arrivato a provare piacere a spogliarsi, quasi come se ne fosse diventato dipendente. “Quando ti spogli, è come una droga… vorresti farlo ancora e ancora!” – ha spiegato. L’attore texano ha dovuto fare ricorso ad una tattica un po’ bizzarra: andare in giro in tanga, e parlare con i membri della troupe del più e del meno come se niente fosse, in modo da vivere con più naturalezza la nudità. Alla fine, si è tanto affezionato al personaggio che ha voluto tenere per ricordo quasi tutti gli indumenti indossati dal suo personaggio nel film – tanga, pantaloni di pelle, ecc. – e ha confessato di essersi esibito anche per la sua ragazza. Meno difficoltoso sarà stato invece per Channing Tatum, per il quale il mondo dello spogliarello non è una novità. Come abbiamo già detto il film trae spunto dalla sua esperienza personale, cioè dalla sua ‘vecchia vita’ da spogliarellista in Florida, all’età di 18 anni, per 150 dollari a notte e Soderbergh da questo racconto ha organizzato l’operazione cinematografica in meno di un anno. Per interpretare i ruoli degli spogliarellisti in Magic Mike, Channing Tatum e gli altri attori del film si sono dovuti sottoporre a sedute di depilazione, e hanno ammesso che non è stato per niente facile sopportare un trattamento del genere. “Mio Dio, non so come facciano le donne a depilarsi” – ha detto Alex Pettyfer, rivelando che la depilazione gli ha procurato irritazioni cutanee per settimane – “e poi non so come si faccia ad indossare un perizoma, è una delle cose più scomode del mondo”
Per quanto riguarda Tatum, l’attore ha detto che la cosa più difficile di tutta la “trasformazione” alla quale è andato incontro è stata proprio la depilazione, “qualcosa che non farò mai più perché è stato dolorosissimo.” Gli ha fatto eco Matthew McConaughey, raccontando di essere andato “in un posto ad Hollywood che si chiama Smile, c’era una donna russa che mi ha fatto spogliare e sdraiare, poi mi ha versato una specie di colla addosso e me l’ha tirata via. Faceva malissimo! E ogni volta che lei tirava peli, lei diceva “mi scusi… mi scusi, mi scusi”, così mi veniva da ridere, anche se tra le lacrime…”.
Il film, che ha debuttato nei cinema statunitensi il 29 giugno scorso, ha incassato nel primo week-end ben 39.155.000 dollari. Magic Mike è andato oltre le più rosee aspettative, ponendosi come il miglior esordio di sempre per Soderbergh: il lungometraggio ha battuto perfino il record di Ocean’s Twelve, che aveva aperto con 39 milioni di dollari, oltre ad aver superato di gran lunga i competitor del passato, segnando di fatto la più grande apertura per un film dance. Il lungometraggio è stato proiettato nella Svizzera romanda il 15 agosto scorso e sarà proiettato il 23 agosto nella Svizzera tedesca, mentre in Ticino e in Italia è atteso per il 21 settembre.