L’azzeramento dei vertici non sarebbe un attacco all’istituzione Bankitalia o a Consob, ma un atto per tutelare i risparmiatori
Nessun attacco a Consob o Bankitalia, eppure i riferimenti dei due vicepremier sono chiari e diretti. “Banca d’Italia e Consob andrebbero azzerati, altro che cambiare una-due persone, azzerati” afferma da una parte il ministro dell’Interno Matteo Salvini, durante l’assemblea degli ex soci di Popolare Vicenza; “non possiamo pensare di confermare le stesse persone che sono state nel direttorio di Bankitalia, se pensiamo a tutto quel che è accaduto in questi anni” è invece il pensiero del ministro del lavoro Luigi Di Maio per il quale “per Bankitalia serve discontinuità”.
“L’obiettivo del governo è fare in modo che non ci siano più risparmiatori truffati dalle banche, in questi anni qualcuno non ha vigilato adeguatamente – continua Di Maio – che precisa che “la Consob deve vigilare sui prodotti finanziari, Bankitalia deve vigilare sugli istituti di credito. Qualcosa non ha funzionato in questi anni. Non è un attacco generalizzato, se mi si chiede di rinnovare persone che erano lì quando sono finiti sul lastrico i risparmiatori di Banca Etruria, di Banca Marche, delle Venete, dico che chi c’era prima è bene che in questo momento non venga rinnovato”. Dunque i due vicepremier ci tengono a precisare che il governo non ha nessuna intenzione di mettere le mani sulle banche, “stiamo facendo l’esatto contrario” spiega Salvini giustificando il proprio intervento “perché chi doveva controllare non ha controllato”, così come il collega Di Maio per il quale i vertici delle istituzioni che dovevano vigilare sui mercati “non hanno fatto fino in fondo il loro dovere, cambiamo persone, sensibilità e rimettiamo al centro le persone e i risparmiatori” ribadisce. “Non è un fronte aperto ma mantenere una promessa fatta agli italiani prima del 4 marzo” conclude il vicepremier. Ad Ansa il ministro dell’Economia Giovanni Tria si esprime in merito alla questione affermando che l’indipendenza della Banca d’Italia “è un fatto istituzionale” e una portavoce spiega che “il ministro non ha inteso dichiarare contro nessuno, ma semplicemente ha fatto un’affermazione istituzionale ovvia e persino banale. Le sue parole quindi – ribadisce la portavoce – non sono indirizzate contro nessuno”. Ma per qualcuno anche questo di Consob e di Bankitalia non sarebbe altro che un tentativo da parte del governo di nascondere i problemi esistenti: “Su Consob e Banca d’Italia credo che bisogna evitare di fare propaganda. Ricordiamoci che esiste una autonomia della Banca d’Italia come è autonoma la Banca centrale europea. Non bisogna distrarre l’opinione pubblica con slogan ad effetto. Soprattutto quando ci sono problemi di recessione di economia disoccupazione e lo spread che aumenta” è il parere del presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani. “Questo governo trova sempre un nemico per nascondere i problemi esistenti. Vorrei che parlassero di più di lavoro, di disoccupazione di impresa”, ha aggiunto Tajani.
foto: Ansa