Più comunemente conosciuto come “gomito del tennista”, è un disturbo del gomito che coinvolge anche la spalla e il polso, ma non riguarda solo chi pratica questo sport
L’epicondilite è un’infiammazione dolorosa che colpisce alcuni tendini del gomito e visto che è un problema che riguarda soprattutto chi pratica il tennis, viene comunemente chiamato “gomito del tennista”. Questo però non vuol dire assolutamente che è un problema esclusivo dei tennisti, può riguardare chiunque. In maniera particolare colpisce chi usa in modo inappropriato il gomito, chi lo sottopone ad eccessivo sforzo, chi è geneticamente predisposto a questo problema e soprattutto chi possiede una scarsa qualità del tessuto tendineo e chi assume un’errata postura del complesso spalla-polso-gomito. Per chi possiede tutti questi requisiti, son dolori! Perché il gomito del tennista è una condizione molto dolorosa ma anche fastidiosa che a volte non permette neanche il minimo semplice movimento come, per esempio afferrare un oggetto. Tra l’altro, essendo coinvolta la mano che è fondamentale nella vita quotidiana, spesso risulta impossibile metterla a riposo e, di conseguenza, i tendini infiammati hanno difficoltà a guarire. Quando si può parlare di epicondilite?
Se accusiamo un dolore che si irradia dalla parte esterna del gomito fino all’avambraccio e al polso, se notiamo una certa debolezza dell’avambraccio, se utilizzando le mani nelle funzioni semplici come le strette di mano o girare una maniglia oppure non si riesce a tenere certi oggetti in mano, come ad esempio un bicchiere, si tratta di gomito da tennista. In questi casi si può rimediare con alcuni piccoli accorgimenti come tenere il gomito a riposo, ma non immobile, indossare una guaina elastica per diminuire il dolore soprattutto di notte e meglio ancora se fredda, per diminuire gonfiore e infezione.
Provare a fare un esercizio che può aiutare a prevenire o diminuire il gonfiore alzando il gomito a livello delle spalle. Se il dolore è insopportabile è possibile usare antidolorifici da banco. La cosa diventa più grave e necessita di una visita medica quando il gomito infiammato è molto caldo e c’è febbre, non si riesce a piegare il gomito, se si sospetta una rottura del gomito e se si ha l’impressione di vedere il gomito deforme. Capita però che, se il dolore risulta addirittura invalidante, si debba ricorrere all’intervento chirurgico. L’intervento è effettuato in anestesia generale, parziale o locale e si procede o praticando un’incisione sulla pelle che riveste l’epicondilo per “ripulire” il tendine infiammato o il chirurgo può decidere di staccare il tendine dall’osso e poi di riattaccarlo. Sarà il chirurgo a valutare quale dei due metodi è più adatto al caso.