E tre! Giovanni Veronesi torna sulla scena con il terzo episodio di “Manuale d’amore”. La struttura è sempre la stessa con il film che si divide in episodi, questa volta incentrati sulle diverse età dell’amore: giovinezza, maturità e oltre.
Il primo episodio racconta la storia di Roberto (Riccardo Scamarcio), giovane e ambizioso avvocato, prossimo alle nozze con Sara (Valeria Solarino), e del suo travolgente incontro con Micol (Laura Chiatti), bellissima, provocante e misteriosa. L’episodio dell’amore maturo parla di Fabio (Carlo Verdone), un affermato anchorman televisivo, marito fedelissimo da 25 anni, che viene travolto da un incontro imprevisto e fatale. L’intrigante Eliana (Donatella Finocchiario) non è però chi sostiene di essere. Nell’ultimo episodio, “Oltre” Adrian (Robert De Niro) è un professore americano di storia dell’arte che da qualche anno, dopo il divorzio dalla moglie, ha scelto di vivere a Roma, la città che ha sempre amato. Riservato e solitario, Adrian frequenta poche persone tra cui Augusto (Michele Placido), il portiere dello stabile in cui vive. Forse solo a lui ha rivelato il suo segreto: sette anni prima ha subito un delicatissimo intervento di trapianto di cuore. Il fulminante incontro con la figlia di quest’ultimo, Viola (Monica Bellucci), sconvolgerà la sua tranquilla esistenza.
Filo conduttore delle peripezie amorose di tutti, l’emblematico tassista Cupido che ha il compito di innescare, con un sorrisetto ammiccante, l’inizio del sentimento che tutti cercano: l’amore!
Il film è stato presentato al pubblico durante una conferenza stampa al Festival di Venezia durante la quale il produttore del film, Aurelio de Laurentiis, ha annunciato la partecipazione del famoso attore holliwoodiano Robert De Niro che, per l’occasione, avrebbe recitato la sua parte in lingua italiana. In effetti questa è stata proprio la novità più importante del film. Robert De Niro, che non recitava per un regista italiano dai tempi di “Novecento” di Bernardo Bertolucci e di “C’era una volta in America” di Sergio Leone, ha avuto modo di visionare i primi due capitoli del “Manuale d’amore” apprezzandoli molto. È poi stata la lettura del copione di “Manuale d’amore 3” a convincerlo definitivamente. “Mi ha mandato il copione e ho trovato il mio ruolo interessante. Poi ci siamo incontrati in Sicilia e mi ha fatto un’ottima impressione anche perché un amico comune mi aveva parlato bene di lui. La commedia italiana è anche più piacevole per me perché gli italiani riescono a mescolare dramma e comicità e hanno il senso dell’ironia. E poi mi piace come Giovanni Veronesi ha raccontato il mio personaggio, molto dolce e molto plausibile. Del cinema italiano di oggi non ne so abbastanza, ho visto solo “Il Divo” e “Manuale d’amore”. Ma i vecchi registi li conosco tutti: Fellini, Rosi, Antonioni, Bertolucci, Lattuada, De Sica”. Così si è espresso l’attore-regista italo-americano nel corso di una conferenza stampa romana, nell’ambito della quale ha anche ammesso di aver faticato parecchio per riuscire a recitare in italiano, una lingua che parla poco fluentemente.
“Manuale d’amore 3” è l’ultimo capitolo della saga che, nonostante le aspettative, pare abbia qualche difficoltà a superare gli incassi dei precedenti e soprattutto del secondo per il quale si parla di corca 20 milioni di euro. Nonostante ciò, è da molte settimane in vetta alle classifiche italiane, superando anche uscite più recenti come “La vita facile” e vincitori di oscar come “Il cigno nero” e “Il discorso del re”.
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