In un prossimo Cdm l’operazione sarà chiusa, Frontex opererà con Triton
“La chiusura di Mare Nostrum non compete all’Europa, ma sarà il governo italiano a farlo e sono già d’accordo con Renzi nel convocare un prossimo Consiglio dei ministri nel quale sarà stabilita la conclusione di Mare Nostrum”. Lo ha spiegato il ministro dell’Interno Angelino Alfano durante un’informativa urgente alla Camera. Mare Nostrum, ha spiegato, “fin dall’inizio è stata un’operazione emergenziale e a termine decisa dal governo in via d’urgenza dopo la strage di Lampedusa e per impedire altre stragi nel Mediterraneo. Dalla sua natura emergenziale e strutturale transitorietà nasce l’inadeguatezza dell’operazione a fronteggiare il carattere strutturale assunto dalle correnti migratorie per i duraturi conflitti etnici e religiosi e delle disgregazioni statuali”. “Il governo – ha proseguito Alfano – ha chiesto con forza e a più riprese che l’Italia fosse adeguatamente sostenuta nel suo sforzo dell’Unione europea, anche nella ripartizione degli oneri finanziari. Le nostre pressioni hanno avuto dei risultati tangibili e molto positivi. È stata finalmente accolta la nostra richiesta che sia l’Ue a scendere in mare a presidiare la frontiera del Mediterraneo, anche se ovviamente questo ovviamente non spoglia l’Italia dai propri doveri rispetto alla propria frontiera, ma è un evento senza precedenti”, ha concluso il ministro.
Secondo quanto ha riportato Ansa ci sarebbero state scintille nell’Aula della Camera tra i deputati della Lega e la presidente Laura Boldrini al termine dell’intervento di Nicola Molteni del Carroccio dopo l’informativa del ministro Angelino Alfano sull’immigrazione. I deputati del Carroccio hanno esposto magliette e cartelli con lo slogan “Stop invasione. Milano 18 ottobre 2004”. E scoppia la reazione della Lega. “Non fate pagliacciate, smettetela. È un argomento serio, lasciate perdere…” ha detto Boldrini visibilmente contrariata mentre dai banchi della Lega le si urlava “Vergogna! Si vergogni lei”. Poco dopo i commessi intervenivano per rimuovere i cartelli. Nel suo intervento Nicola Molteni aveva attaccato il ministro dell’Interno e l’Ncd che “ormai è una costola della sinistra”. Ed ha rilevato che “L’Italia è l’unico Paese al mondo che paga per essere invaso dai clandestini, utilizzando allo scopo anche la propria Marina militare”.
Alfano spiega ancora una volta come Mare Nostrum ha “evitato un immenso cimitero”, dicendo che il bilancio dell’operazione Mare Nostrum a un anno dall’inizio è di “poco meno di 100.000 migranti soccorsi in mare e messi in salvo, di cui circa 9mila minori non accompagnati, più di 500 scafisti arrestati e tre navi madri sequestrate. L’unico e inconfutabile effetto di Mare Nostrum è di aver evitato di trasformare il Mediterraneo in un immenso cimitero – e continua – Non si è riusciti ad evitare tanti morti e dispersi, un po’ meno di 3mila secondo il racconto dei superstiti. Questi dati sono l’eloquente testimonianza di una missione che ha guadagnato all’Italia l’apprezzamento della comunità internazionale, compreso l’Alto commissariato dell’ONU per i rifugiati”, ha concluso Alfano.
In due lettere inviate il 16 ottobre al presidente del consiglio Matteo Renzi e al vicepresidente e ministro dell’Interno Angelino Alfano, il direttore generale di Amnesty International Italia, Gianni Rufini, ha espresso profondo allarme per l’annuncio, fatto dal governo italiano in sede europea, relativo alla chiusura dell’Operazione Mare nostrum, che verrebbe sostituita dall’Operazione Triton, gestita dall’Agenzia Frontex, nel Mediterraneo centrale. “L’annuncio della Commissione europea in agosto di avviare l’Operazione Triton per sostenere gli sforzi di ricerca e soccorso dell’Italia è stato ampiamente considerato come il primo segno di un campanello d’allarme dell’Unione europea e come una risposta collettiva alle tragedie in corso nel Mediterraneo centrale. Tuttavia, è ormai chiaro che l’Operazione Triton risponderà solo parzialmente alle reali e attuali esigenze di ricerca e soccorso in mare al fine di salvare vite umane. Come ripetutamente affermato dal direttore esecutivo di Frontex, il successo di Triton dipenderà dai contributi di uomini, mezzi e risorse finanziarie da parte degli stati membri e rimarrà limitato dal mandato di Frontex, la cui missione primaria è il controllo delle frontiere” – si legge nella lettera.
Anche il direttore esecutivo di Frontex, Gil Arias Fernandez, si è espresso sulla situazione rispondendo che con Triton l’Europa “si reimpossessa delle sue frontiere e consente di far terminare l’operazione Mare Nostrum”. “La decisione di interrompere Mare Nostrum spetta solo alle autorità italiane e Triton comincerà indipendentemente da Mare Nostrum. La gestione del controllo dei confini resta agli stati membri: Frontex aiuta gli stati membri ma non li sostituisce”, ha chiarito Gil Arias Fernandez: “Né Frontex né l’Unione europea hanno l’autorità per sostituire l’autorità dello Stato membro nel controllo dei suoi confini. Frontex è un’integrazione al compito svolto dagli Stati membri nell’affrontare sfide esterne eccezionali, tramite operazioni congiunte come Triton”. “La gestione dei confini esterni dell’Unione europea è una responsabilità congiunta dello Stato membro e dell’Ue: lo Stato membro ha la responsabilità del controllo della propria parte del confine esterno e l’Ue contribuisce con tre elementi: definisce il quadro giuridico per il controllo del confine; fornisce il sostegno finanziario; eroga i meccanismi di cooperazione, come Frontex”, ha concluso il direttore esecutivo di Frontex.