Il 1º ottobre 2024, il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, accompagnato dal Sottosegretario agli Esteri, Giorgio Silli, ha preso parte a Ginevra alla cerimonia per celebrare il 70º anniversario del CERN, l’Organizzazione Europea per la Ricerca Nucleare.
Ad accoglierlo all’aeroporto di Ginevra c’erano le massime autorità diplomatiche italiane, tra cui l’Ambasciatore d’Italia a Berna, Gian Lorenzo Cornado, il Rappresentante Permanente presso l’ONU e le Organizzazioni Internazionali, Vincenzo Grassi, e la Console Generale d’Italia a Ginevra, Nicoletta Piccirillo. Questo riflette l’importanza del legame tra Italia e Ginevra in ambito diplomatico e scientifico.
Al suo arrivo, il Capo dello Stato ha visitato l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), dove il Presidente Mattarella ha espresso profondo apprezzamento, definendola un “punto cruciale della vita internazionale”. Ha affermato: “Sono lieto di essere qui non solo per dialogare, ma anche per rendere omaggio al lavoro che viene svolto qui, perché è sempre più un punto nevralgico della vita internazionale. Un richiamo costante alla dimensione umana della convivenza globale e agli elementi essenziali che compongono la comunità umana.”
Mattarella ha inoltre lodato l’alto valore del lavoro dell’UNHCR, dichiarando: “L’apprezzamento per ciò che fate è elevatissimo e, per quanto mi riguarda, assoluto”. Nel salutare i funzionari italiani presenti, ha sottolineato come essi rappresentino “una delegazione di primissimo livello”, che porta con sé il contributo del pensiero italiano, improntato alla pace e al rispetto della vita umana.
Il Presidente ha colto l’occasione per un saluto istituzionale al personale diplomatico ed amministrativo della Rappresentanza Permanente d’Italia presso l’ONU e le OOII.
Nel pomeriggio, il Presidente Mattarella ha preso parte alla cerimonia del 70° anniversario del CERN, insieme ai leader degli Stati membri e associati del Centro e degli osservatori, che è stata intervallata dai discorsi del Direttore Generale, Fabiola Gianotti, del Presidente del Consiglio, Eliezer Rabinovici e dei Capi di Stato e di Governo.
Questo evento ha rappresentato un’occasione importante per riflettere sui significativi successi raggiunti dal CERN in ambito scientifico e tecnologico, nonché sul suo ruolo come esempio di cooperazione internazionale e progresso globale. Mattarella ha espresso un profondo apprezzamento per il lavoro del CERN, sottolineando come questa istituzione scientifica sia un simbolo di unione tra i paesi e di collaborazione a livello mondiale. Ha inoltre ricordato l’importanza delle scoperte scientifiche portate avanti dall’organizzazione, che hanno avuto un impatto rilevante sulla fisica fondamentale e, più in generale, sulla conoscenza umana.
La cerimonia ha visto la partecipazione di altre figure di rilievo, tra cui Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione Europea. La sua presenza ha ulteriormente evidenziato l’importanza del CERN non solo dal punto di vista scientifico, ma anche politico e istituzionale, in quanto rappresenta una delle realtà più avanzate e simboliche nel promuovere l’integrazione europea e la collaborazione internazionale. La von der Leyen ha ribadito come il lavoro del CERN rappresenti un faro di innovazione e un esempio di come la scienza possa essere un vettore di pace e dialogo tra i popoli.
Questa giornata ha dunque celebrato due pilastri della cooperazione internazionale: da un lato, il CERN, motore di scoperte scientifiche all’avanguardia e piattaforma di collaborazione tra scienziati di tutto il mondo; dall’altro, Ginevra, che attraverso l’UNHCR e molte altre organizzazioni internazionali, continua a essere un crocevia per la gestione di questioni diplomatiche, umanitarie e di pace a livello globale. Mattarella ha voluto sottolineare l’importanza di entrambi i settori – la scienza e i diritti umani – nel garantire un futuro più giusto, equo e prospero per l’umanità.
di Carmelo Vaccaro