Sulla casa 50 miliardi di tasse
La patrimoniale c’è già, praticamente gli immobili sono il bancomat dei governi. Ora stanno studiando la revisione degli estimi catastali invocata dall’Europa, per sanare il debito pubblico italiano,questo potrebbe fare lievitare il prelievo.
Una stima fatta, ci dice che un euro di tasse ogni nove viene dal mattone, 50 miliardi di euro valgono le tasse sulle casa. La casa è il bene primario e tradizionale per eccellenza di investimento della classe media. Nel 2012, l’ex premier, il Prof. Mario Monti, colui che fu chiamato per “salvare la Patria”, introdusse il grosso della tassa sulla proprietà, la casa è diventata una sorta di bancomat, per sanare i debiti di governi incapaci di riformare la spesa pubblica.Monti introdusse la tassa sulla proprietà mascherata da IMU (imposta municipale unica), una vera stangata sugli immobili che porto’ il gettito da 9 a 25 miliardi e distrusse cosi’ il mercato delle seconde case. Gli effetti si sentono ancora oggi, come ha certificato in questi giorni Bankitalia nel rapporto sulla stabilità finanziaria. In molti altri paesi d’Europa la fase espansiva del ciclo immobiliare prosegue senza problemi, mentre in Italia il settore stenta a rafforzarsi, un’altra manovra studiata ad arte dai burocrati della Europa per portare l’Italia nelle stesse condizioni della Grecia, ma sopratutto perchè il settore manifatturiero italiano, fa paura a paesi come la Germania e la Francia. L’Italia si trova al penultimo posto nella classifica europea dei mercati immobiliari. Il numero delle compravendite sale,ma i prezzi continuano a ridursi, sia nel comparto residenziale sia in quello non residenziale. Secondo le stime della CONFEDILIZIA. Le stime dei prezzi delle abitazioni nel 2019, avranno un calo anche se pur lieve. Eppure ancor oggi il Prof.Monti, non perde l’occasione di spronare la sinistra affinchè sposi l’idea di “una patrimoniale annuale” sul valore degli immobili.Sott’inteso, un’altra patrimoniale ricorrente, magari sulla prima casa che è stata in parte esonerata. Anche senza il geniale contributo del Prof.Monti, il conto fiscale a carico dei proprietari di casa resta elevatissimo.Se sommiamo alla patrimoniale le altre tasse ed imposte inclusa la TARI (tassa sui rifiuti, che va considerata come parte integrante della tassazione sulla casa), il conto arriva a 50 miliardi.
Negli altri paesi europei, la tassa sui rifiuti, fa parte della tassa sulla proprietà, ed è per questo che la patrimoniale italiana sembra piu’ bassa. Nonostante le varie dichiarazioni di non ostilità verso il mattone, la pressione sugli immobili non è destinata a calare in tempi brevi. Ultimamente questo governo ha concesso qualcosa (la cedolare secca sul reddito di locazione di immobili commerciali e il raddoppio della deducibilità dell’IMU sui fabbricati strumentali), ma ha lasciato mano libera ai comuni per aumentare le aliquote. Un’allarme lo desta anche l’indirizzo delle “politiche fiscali” del ministero dell’Economia, che contiene diversi riferimenti al catasto ed alle rendite catastali. Il dicastero guidato da Giovanni Tria, annuncia il miglioramento e l’aggiornamento delle informazioni catastali e della cartografia catastale, lo sviluppo di un sistema informatico per “ogni immobile presente sul territorio nazionale” alfine di conoscere la posizione geografica, la rappresentazione e le caratteristiche geometriche e censuarie, non che le quotazioni di riferimento della zona, dell’osservatorio del mercato immobiliare della Agenzia delle Entrate, come richiesto dalla Comunità Europea. Sviluppando questa sorta di radiografia ai raggi X, sulla casa, nessuno potrà piu’ sottrarsi ad una scrupolosa e mirata tassazione. Si intravede quindi la possibilità di aumentare da parte dello Stato, le entrate, mediante una scrupolosa revisione dei dati catastali, revisione già avviata dal governo Renzi, ma poi bloccata anche grazie alle proteste di CONFEDILIZIA. Ora stiamo alla finestra e vediamo se il governo attuale farà delle scelte a favore o contro i proprietari di casa.
Per maggiori informazioni
Dr. PAOLO GASPARINI
Presidente Confedilizia-CH e
Avv. UE Enrico Forghieri
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