Premier: “soddisfatti del giudizio espresso dalla Commissione europea sulla legge di bilancio del Governo italiano”
L’ultimo vertice in programma del 2022 del Consiglio europeo vede l’entrata in scena della premier italiana Giorgia Meloni, proprio mentre Fratelli d’Italia celebra i suoi 10 anni dalla comparsa nel panorama politico italiano. La presidente italiana siede al tavolo dei 27 Paesi Ue per la prima volta e dopo un predecessore di grande spessore, Mario Draghi.
Meloni, nel mantenere la linea della tutela dell’“interesse nazionale” già adottata da Draghi, durante il summit ha ribadito con forza la necessità di trovare una soluzione al tetto prezzo del gas per rispondere ai “bisogni crescenti” di famiglie e imprese. Bisogna procedere “con equilibrio ed equità” per tutti gli Stati membri, che non devono essere lasciati soli alle prese con lo sforzo economico per contenere l’impatto della speculazione sui prezzi del gas. Ci vuole dunque un price cap per tutelare principalmente l’economia domestica e aziendale. Su richiesta dei 27 Paesi Ue, il Consiglio è invitato a finalizzare il prossimo 19 dicembre i lavori per l’approvazione del price cap anche se per la definizione della soglia le trattative sono ancora in corso. Ma proprio sul tetto del prezzo del gas, la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha detto di essere “fiduciosa che il prossimo lunedì il Consiglio raggiungerà un accordo sul meccanismo di correzione dei prezzi del gas”.
Tra gli argomenti affrontati dalla premier, vi è anche quello che riguarda l’Ucraina e il sostegno che l’Italia garantisce alla nazione di Volodymyr Zelensky, in collegamento video proprio prima di cominciare il vertice. Non è mancato neanche il riferimento all’attuale scandalo del ‘Qatargate’: una vicenda definita da Giorgia Meloni “dai contorni devastanti” per la quale necessita una “reazione ferma e decisa” da parte delle istituzioni europee perché in ballo c’è “la credibilità dell’Unione e delle nostre Nazioni”.
Un argomento centrale per l’Italia è certamente l’immigrazione, “un tema complesso su cui gli Stati Membri hanno talvolta visioni differenti, ma sul quale è importante dare un segnale politico e un impegno chiaro da parte dell’Ue e, se necessario, anche ponendo il tema al centro di un vertice ad hoc” ha affermato Meloni. La presidente del Consiglio italiana ha sottolineato l’importanza di adottare una visione strategica da parte dell’Ue nei confronti dei Paesi della sponda Sud del Mediterraneo, aggiungendo che la migrazione non può continuare a essere gestita “in assenza di una soluzione strutturale in Europa”. Per la premier, inoltre, “va evitato un approccio predatorio al fenomeno migratorio”.
Dal debutto in Ue Giorgia Meloni ne esce sicuramente in maniera positiva e soddisfatta, come lei stessa dichiara dopo le osservazioni di Bruxelles sulla manovra del governo. “Siamo particolarmente soddisfatti del giudizio espresso dalla Commissione europea sulla legge di bilancio. Una valutazione positiva che conferma la bontà del lavoro del Governo italiano, sottolinea la solidità della manovra economica e ribadisce la visione di sviluppo e crescita che la orienta” ha detto la Premier che nella conclusione ha ribadito l’importanza di continuare a lavorare “in questa direzione” e soprattutto “nell’interesse dei cittadini italiani, delle famiglie e delle imprese”.
Redazione La Pagina