L’artista romano fa bis e celebra il Natale al cinema e in sala d’incisione
Natale con De Sica non è certo una novità: da anni ormai siamo infatti abituati agli appuntamenti natalizi con i cinepanettoni che regalano la giusta spensieratezza tipica dei periodi festivi. Ma ad allietare il Natale di quest’anno c’è un doppio appuntamento con l’attore romano, che ha deciso di fare bis e di celebrare le festività tanto in sala cinematografica che in quella d’incisione: è già in tutti i negozi di dischi infatti ‘Merry Christian’, il suo disco di Natale prodotto da Niccoló Petitto e distribuito da Warner Music Italia.
Undici brani divisi tra grandi classici italiani e internazionali, brani inglesi tradotti in italiano e anche un brano tradizionale napoletano: da ‘Jingle Bells’ a ‘White Christmas’, da ‘Camminando nella fantasia’ a ‘Have Yourself a Merry Little Christmas’, da ‘Santa Claus domani verrà’ a ‘A Christmas Love Song’, da ‘Astro del ciel’ a ‘Let It Snow’, da ‘Winter Wonderland’ a ‘White Christian’, passando per ‘Lacreme Napulitane’, Christian De Sica canta il suo Natale 2017 con un’operazione tipicamente vanziniana. La vera chicca dell’album è nell’ultima traccia, l’autocelebrativa ‘White Christian’, versione riveduta e corretta di ‘White Christmas’, in cui il cantante si lascia andare parlando di se stesso in terza persona e dipingendosi come una sorta di Babbo Natale che con i suoi film porta ogni anno nelle case (per meglio dire nelle sale) di tutti gli italiani l’allegria delle festività.
In molti si sono sorpresi per questa nuova trovata dell’artista romano: bisogna però ricordare che, oltre ad essere uno degli attori brillanti più noti del nostro panorama cinematografico e ad aver ricoperto molti altri ruoli che attengono soprattutto all’orbita cinematografica, De Sica è stato anche un cantante.
Nonostante abbia intrapreso la carriera cinematografica come sbocco naturale visto l’importante cognome, il primo amore di Christian è infatti stata la musica. La recitazione doveva essere, nei suoi progetti da ragazzo, solo un’occupazione temporanea mentre inseguiva il sogno di sfondare come cantante.
Un’avventura che però non gli diede i frutti tanto sperati, ma solo una carriera senza particolari meriti: con un contratto con la Dischi Ricordi e con la RCA realizzò gli album ‘Anch’io ho qualcosa da dire’, nel 1973 e ‘Amerika’, nel 1979. Da segnalare anche una partecipazione al Festival di Sanremo, sempre nel 1973, con il brano ‘Mondo mio’ appositamente scritto per lui da Paolo e Giorgio Conte, cui seguirono alcuni 45 giri che non ebbero però molta presa sul pubblico, tanto che di quel periodo il solo brano giunto fino a noi è ‘Il trenino’, sigla dell’omonima serie televisiva per bambini del 1978.
Abbandonate quindi le velleità da cantante anche grazie alla maggiore popolarità intanto ottenuta nelle sale cinematografiche (grazie ai cinepanettoni, ma anche ad alcuni film come ‘Yuppies – I giovani di successo’, ‘Grandi Magazzini’ e ‘Compagni di scuola’), la musica è però rimasto il suo hobby preferito: nel 1994 ha infatti pubblicato l’album ‘Sono tre parole’ e nel 2009 ‘Swing’, entrambi dei puri esercizi di stile per omaggiare la tradizione canora italiana, la musica napoletana e Frank Sinatra.
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