Usa parole dure prese in prestito dalla Bibbia (“strage di innocenti”), ma anche di consolazione e di speranza l’arcivescovo di Messina, Calogero La Piana, nel giorno dei funerali dei fratellini di Giampilieri Superiore, Francesco e Lorenzo Lonia, celebrati in cattedrale.
Sono le vittime più piccole, insieme a Ilaria De Luca, di 5 anni, le cui esequie si sono già celebrate, dell’alluvione del primo ottobre.
“Il vostro pianto e il vostro dolore, carissimi papà Antonio e familiari, parenti e amici, è anche il pianto e il dolore di tutta la nostra popolazione che si stringe intorno a voi in un abbraccio di solidarietà e di affettuosa vicinanza”.
Rivolgendosi alle due bare bianche poste l’una accanto all’altra davanti all’altare, avvolte dal Tricolore, ricoperte di fiori bianchi e con due palloncini bianchi legati, La Piana dice che “la sofferenza sperimentata a motivo della luttuosa alluvione dei giorni scorsi fa tornare alla mente il grido di Gesù sulla croce come ho ricordato nell’omelia del sabato precedente, ma richiama anche il pianto e il lamento inconsolabile di Rachele di cui parla la Sacra Scrittura, il pianto e il dolore per quella ‘strage degli innocenti’ avvenuta in Betlemme voluta da re Erode”.
L’arcivescovo sottolinea che un altro motivo di consolazione per i familiari di Francesco e Lorenzo arriva anche dalle parole del Vangelo di Marco quando vengono presentati a Gesù dei bambini perchè li accarezzi.
“Il comportamento accogliente di Gesù verso i bambini è anzitutto un gesto di amore e di grande tenerezza verso di loro. Contiene altresì un ulteriore e profondo significato. Benedicendoli, Gesù dimostra la predilezione di Dio per i piccoli, i poveri e gli esclusi della società. Accogliendo i bambini e promettendo loro la felicità eterna Gesù dice al mondo che la giustizia di Dio è diversa dalla giustizia umana, è libera, ricca di comprensione e di misericordia, accogliente e gratuita. Dalla giustizia divina, infatti, anche il grido di chi è senza voce viene ascoltato”.
Infine l’arcivescovo ha lanciato l’invito “a riscoprire il mondo dei bambini per imparare da loro a guardare la realtà con occhi limpidi e cuore buono, imitarne la purezza e la genuinità delle intenzioni.
Anche per questo il sacrificio della vostra tenera vita, carissimi e amati fratellini Francesco e Lorenzo, non sarà vano”.
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