Festeggiato il 50esimo del patronato ITAL UIL Svizzera
Si, si può proprio dire così da quanto si è visto ed udito nel Salone Pirandello della Casa d’Italia di Zurigo alla Festa del 50° giubileo dell’ITAL UIL Svizzera lo scorso 18 ottobre. In una splendida coreografia (bandiere Tricolori e Rossocrociate, del patronato, della UIL, della UIM; fotografie e manifesti che ripercorrevano la lunga storia di questa organizzazione in Svizzera; un collage fotografico che, utilizzando le più moderne tecnologie, veniva “sparato” in continuazione su uno schermo gigante) si sono succeduti al microfono i tre presidenti dell’ITAL UIL Svizzera che si sono passati il testimone in questi cinquanta anni: Dario Marioli, il fondatore del patronato in Svizzera che si fece promotore di un accordo di collaborazione tra la UIL ed il sindacato metalmeccanico ed orologiero elvetico, l’allora FOMO; Dino Nardi, il traghettatore del patronato dagli anni ruggenti dell’emigrazione italiana in Svizzera, in cui si lottava per acquisire diritti elementari di carattere sociale e previdenziale attraverso le diverse convenzioni bilaterali italosvizzere, a quelli del consolidamento di quei diritti con i più recenti accordi bilaterali tra la Svizzera e l’Unione Europea; Mariano Franzin, l’attuale presidente che si trova, oggi, confrontato con i mutamenti dei bisogni della tradizionale emigrazione italiana e con le necessità di tutela e di assistenza espresse dai nuovi flussi migratori italiani che, in gran parte, continuano come nel passato a preferire la Confederazione Elvetica. Ma alla Festa erano presenti ed hanno portato il loro saluto diversi dirigenti nazionali del patronato e della UIL (il presidente Gilberto De Santis; i vice presidenti Mario Castellengo ed Alberto Sera anche presidente della UIM; la segretaria confederale della UIL, Anna Rea, responsabile delle politiche internazionali; il segretario confederale della UIL, Carmelo Barbagallo, responsabile dell’organizzazione; il segretario generale della UIL Pensionati, Romano Bellissima; il segretario generale della UIL Frontalieri, Pancrazio Raimondo), nonché rappresentanti delle Istituzioni italiane (il Ministro Mario Fridegotto, Console Generale d’Italia di Zurigo che si è fatto anche latore dei saluti dell’Ambasciatore d’Italia in Svizzera Cosimo Risi; il presidente del COMITES di Zurigo, Paolo Da Costa; l’onorevole Laura Garavini del Partito Democratico eletta in Europa) e numerosi altri autorevoli ospiti come il presidente del sindacato UNIA, Renzo Ambrosetti; il dottor Stefano Ricci dirigente della Direzione generale per le politiche previdenziali del Ministero del Lavoro italiano che ha portato i saluti anche del Direttore generale Edoardo Gambacciani. Ognuno di loro, dall’ottica dei rispetti ruoli, ha sottolineato l’importanza dell’attività svolta dal patronato ITAL UIL in Svizzera.
Da parte sua il presidente nazionale Gilberto De Santis ha ringraziato, oltre i tanti lavoratori che si rivolgono con fiducia all’ITAL UIL, tutti i dirigenti e gli operatori dei dodici uffici della struttura ed i tanti collaboratori volontari (attivisti sindacali e del mondo associativo) che, con il loro lavoro, hanno consentito all’ITAL UIL Svizzera di crescere sempre di più dando un notevole contributo affinché il patronato della UIL divenisse il primo patronato italiano all’estero. Ma De Santis ha rivolto anche un ringraziamento particolare all’UNIA ed al suo presidente Renzo Ambrosetti per la preziosa collaborazione che permette di poter offrire ai lavoratori italiani una maggior tutela sociale.
Ai festeggiamenti erano, poi, presenti diversi dirigenti del patronato ITAL UIL di varie Regioni italiane e di altri Paesi europei, alcuni consiglieri del CGIE della Svizzera e della Germania, oltre a numerosi rappresentanti dell’associazionismo italiano in Svizzera (tra cui la SAIG di Ginevra con una sua delegazione), del Partito Democratico, della Cooperativa Socialista italiana di Zurigo e di Winterthur.
Carmelo Vaccaro