Alcuni importanti temi discussi al primo Consiglio dei Ministri dopo la pausa estiva
Una ripresa a pieno regime per il Governo che si mette al lavoro dopo la pausa estiva con un Consiglio dei Ministri dedicato ai temi caldi, tra questi, e alla luce dell’emergenza a Lampedusa, il decreto sicurezza migranti. Proprio il sindaco Filippo Mannino aveva descritto la situazione allarmante delle isole Pelagie dicendo che “è sotto gli occhi di tutti che il fenomeno migratorio al governo gli sia esploso in mano, e in questo senso condivido le parole del nostro presidente della Repubblica secondo cui ‘occorre percorrere strade diverse’. La dichiarazione di emergenza non ha prodotto alcun risultato concreto per Lampedusa: nessuno dei problemi che denunciamo da anni è stato affrontato”. Così, proprio il problema migratorio è stato uno dei grandi temi che ha interessato questo primo Consiglio dei Ministri.
“L’Italia sta subendo una pressione migratoria come non si vedeva da molti anni a questa parte – ammette la presidente del Consiglio – I dati dicono che c’è un forte aumento rispetto all’anno precedente”. Meloni afferma che la direzione intrapresa dal Governo, ovvero gli accordi con i Paesi del Nord Africa di partenza e transito dei flussi, possono essere considerati una giusta direzione intrapresa ma occorrerà una linea più dura e dare segnali chiari ai trafficanti, serve inoltre “un coordinamento maggiore tra noi nell’attività di contrasto ai flussi illegali di migranti”, si legge nel comunicato ufficiale del Cdm. Meloni fa riferimento anche al decreto di Cutro, sostenendo la necessità di lavorare per dare piena attuazione al decreto, in particolare per quello che riguarda i rimpatri degli immigrati clandestini. Inoltre bisogna stabilire ulteriori provvedimenti normativi per contrastare l’immigrazione illegale e la tratta di esseri umani.
Un altro tema centrale è quello che riguarda la manovra finanziaria per la quale è prevista una riunione di maggioranza il prossimo 4 settembre. In aperura del Cdm la presidente Meloni ha rimarcato gli importanti risultati raggiunti dall’Italia: “lo spread è basso, i dati sull’occupazione sono ottimi, il Pil nel primo semestre ha sorpreso tutti gli analisti, l’andamento delle entrate fiscali è positivo” ha specificato Meloni sottolineando che i risultati raggiunti sono addirittura “superiori a quelli della Germania e della Francia”. Per Meloni “i mercati hanno premiato le nostre scelte”.
Ma la Premier asserisce anche che bisogna agire con prudenza, evitare sprechi e inefficienze, come “il disastro del Superbonus 110%”, che è risultato “la più grande truffa ai danni dello Stato”.
Durante il Cdm è stato discusso anche lo stato d’emergenza per 12 mesi per gli eventi metereologici che si sono verificati tra maggio e agosto 2023. In seguito alla relazione stesa dal Ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci che afferma di aver “accolto le istanze avanzate dai presidenti delle Regioni”, i fondi destinati ai luoghi colpiti dalle calamità metereologiche saranno ripartite tra Lombardia (9’430’000 euro), al Veneto (8’330’000 euro) e al Friuli-Venezia Giulia (7’750’000 euro). Dichiarato lo stato di emergenza anche per i territori delle province di Teramo, Pescara e Chieti, in Abruzzo) (euro 4.120.000), di Cuneo, in Piemonte (euro 650.000) e per le province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna e Forlì Cesena, in Emilia Romagna (euro 4.500.000).
Giorgia Meloni nel suo intervento avverte i suoi ministri che sarà “un anno molto impegnativo che culminerà con le elezioni europee e la presidenza italiana del G7”, per cui si aspetta dai suoi “il massimo della compattezza, della determinazione, della concentrazione”.
Redazione La Pagina