I rappresentanti dei 36 Paesi membri dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico OCSE e dei vari Paesi invitati all’incontro si sono espressi a favore di un approccio globale ed equilibrato alla migrazione. Si tratta di gestire in modo efficace le frontiere, di lottare contro la tratta di essere umani e di coordinare vie legali d’immigrazione conformemente alle esigenze del Paese d’accoglienza. Le politiche d’asilo devono inoltre prevedere il rimpatrio delle persone che non hanno diritto alla protezione umanitaria. Secondo i partecipanti, l’integrazione nel mercato del lavoro e nella società di accoglienza, anche dal punto di vista linguistico, è una condizione fondamentale per ottenere risultati positivi dalla migrazione.
Sfide comuni
La consigliera federale Karin Keller Sutter, che ha presieduto i lavori, ha rammentato che la maggior parte dei Paesi dell’OCSE si trova di fronte a una carenza di forza lavoro qualificata dovuta soprattutto allo sviluppo demografico. Il bisogno di manodopera implica tuttavia sfide politiche che in futuro diventeranno ancora più intense.
Il capo del Dipartimento federale di giustizia e polizia DFGP ha osservato che sarebbe sbagliato e politicamente irresponsabile negare le tensioni che può causare l’immigrazione nel Paese d’accoglienza. L’integrazione di coloro che arrivano è quindi d’importanza primordiale poiché lasciare che si creino delle comunità parallele non può essere l’obiettivo della politica migratoria. La Svizzera ha in particolare presentato a Parigi l’«Agenda Integrazione» che stabilisce obiettivi ambiziosi per l’integrazione dei rifugiati e delle persone ammesse provvisoriamente nella società svizzera e nel mercato del lavoro. La consigliera federale Keller Sutter è stata accompagnata da Urs Hofmann, presidente della Conferenza delle direttrici e dei direttori dei dipartimenti cantonali di giustizia e polizia.
Incontri bilaterali
Il capo del DFGP ha approfittato dell’occasione per alcuni incontri bilaterali. Si è intrattenuta in particolare con il segretario generale dell’OCSE, Angel Gurria, lodando il contributo prezioso che l’OCSE fornisce ai suoi Paesi membri elaborando dati e analisi scientifiche utili per le politiche migratorie.
La visita a Parigi è stata per Karin Keller Sutter l’occasione per un primo contatto con la commissaria europea Ylva Johansson, responsabile degli affari interni nella nuova Commissione europea. I colloqui bilaterali con la signora Johansson e i ministri dell’interno francese, Christophe Castaner, e svedese, Morgan Johansson, si sono concentrati sui progetti di riforma dei sistemi Schengen e Dublino, sulla libera circolazione delle persone tra la Svizzera e l’Unione europea e sulla lotta al terrorismo.
Christophe Castaner e Karin Keller-Sutter si sono inoltre intrattenuti su alcune questioni aperte della cooperazione transfrontaliera di polizia franco svizzera e hanno convenuto di portare avanti nei prossimi mesi le discussioni in corso.
Dfgp