Scopriamo dalle passerelle milanesi le tendenze della prossima primavera/estate
Un ricco calendario di eventi, sfilate e fiere ha caratterizzato la settimana della moda milanese che ha presentato le migliori collezioni per la primavera estate del 2019 e delineato le tendenze che andranno per la maggiore. A partire dalla collezione speciale di Donatella Versace per i 30 anni della linea Versus, creata appositamente per lei nel 1988 dal fratello Gianni: in passerella stampe dipinte a mano e rivisitazioni degli elementi che hanno segnato l’heritage del marchio, insieme a mix di stampe e colori brillanti che riportano in vita l’energia di Woodstock e della factory di Warhol. Alberta Ferretti ha portato in passerella una donna femminile e decisa, sognante ma con i piedi ben saldi a terra, che affronta la quotidianità con carattere, pur senza rinunciare ad un pizzico di romanticismo.
Colori chiaro e pizzo i motivi portanti di una sfilata che sarà ricordata per il lancio di un nuovo outfit, la tuta in pizzo sangallo da indossare con il costume sotto o con un intimo coordinato in bella vista e proposta in diverse forme e tagli, dai modelli più aderenti a quelli cropped, con i pantaloni larghi e morbidi. E poi trasparenze, pizzi, crochet, lavorazioni a uncinetto e ricami delicati sulle jumpsuit, i capi che hanno dominato le passerelle. Eleganza e comfort si fondono sulla passerella di Jil Sander. La collezione, disegnata da Lucie e Luke Meier, richiama lo storico dna della griffe e la sua estetica iper minimalista, quasi esasperandoli. I colori sono chiari, per lo più tinte pastello senza però escludere concessioni al nero o al mattone; le forme rimangono però sempre comode e lineari, pur senza cedere alcunchè all’eleganza e allo stile. Uno spettacolo più che un defilè, quello proposto invece da Armani, non quanto per la location, l’hangar di Linate, quanto soprattutto per la presenza di Robbie Williams, che ha intrattenuto i 2400 presenti cantando i suoi maggiori successi. Inconsuete anche le proposte di Re Giorgio per la nuova stagione calda: forme essenziali, leggere e allungate, realizzate in grigi metallici, azzurri tenui, rosa polvere. Una collezione inaspettatamente ‘leggera’ con abiti definiti ‘senza peso’, scolpiti da plissettature e ricami, pantaloni e soprabiti semitrasparenti in organza tecnica, tuniche di maxipaillettes cangianti, giacchine corte davanti e allungate dietro, bermuda doppiati di tulle. Affascinanti le tute e gli abiti ricoperti di frangette multicolor, quasi un gioco di luci in movimento.
Ha invece sfilato nel giardino della quattrocentesca casa degli Atellani la collezione Haute Couture di Raffaella Curiel, ispirata a Gustav Klimt e caratterizzata da sontuosi orientalismi. Pittorici manteaux dalle forme ampie, tutti reversibili, cappotti siglati sul fondo dall’iscrizione Curieloves You, ricamata con minuscole perle, piccoli paletot in tweed a bulbo con motivi a losanghe. Ritorno in grande stile alla Milano Fashion Week per Byblos che sulle sue passerelle ha reso omaggio alla totale libertà di espressione: “No boundaries. No restraints”, niente confini e niente freni, è infatti stato il mantra di Manuel Facchini che nella nuova collezione ha mescolato riferimenti hippie, sfumature spaziali e flash psichedelici. Ricapitolando quanto visto in una manciata di giorni di sfilate della Milano Fashion Week, i ciclisti sono la tendenza più forte, ma va parecchio anche il plexiglass, dagli accessori, con i sandali che sembrano spogliare il piede alle borse ‘vedo tutto’ fino agli abiti con corsetti in lucida plastica o pieni di dettagli lucenti proposti da Armani. Per le fantasie Versace, Dolce e Gabbana e Msgm scelgono quelle fiorate, ma trionfano i colori, dai toni squillanti di Elisabetta Franchi alla tavolozza tenue e cangiante di Giorgio Armani, dal total green di Antonio Marras ai pastello di Alberta Ferretti.