La conferenza nazionale adotta misure per i lavoratori in età avanzata
Lunedì il consigliere federale Johann N. Schneider-Ammann ha deciso di concerto con i Cantoni e le parti sociali di avviare misure per migliorare la situazione dei lavoratori in età avanzata. Durante la prima conferenza nazionale sul tema è anche stata decisa l’introduzione di una «roadmap». In occasione della prossima conferenza, prevista in aprile 2016, verrà tratto il bilancio delle misure.
Accogliendo il postulato Rechsteiner (14.3569) il Parlamento ha incaricato il Consiglio federale di organizzare una conferenza nazionale dedicata ai «lavoratori in età avanzata». La conferenza con i Cantoni e le parti sociali si è svolta a Berna il 27 aprile 2015. Due settimane prima il Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR) e la Segreteria di Stato dell’economia (SECO) hanno invitato gli interessati e le organizzazioni che si occupano del tema. Le loro richieste sono state ascoltate durante la conferenza. Il tema dei lavoratori in età avanzata, tra l’altro, faceva già parte di una delle quattro priorità al momento del lancio dell’Iniziativa sul personale qualificato (2011).
La condizione dei lavoratori in età avanzata in Svizzera è stata al centro dei dibattiti tra i rappresentanti della Confederazione, dei Cantoni, dell’Unione svizzera degli imprenditori (USI), dell’Unione sindacale svizzera (USS), dell’Unione svizzera delle arti e mestieri (USAM) e di Travail.Suisse. L’analisi della SECO, svolta come approfondimento dello studio OCSE, giunge alla conclusione che la situazione è buona a livello internazionale. Secondo la Rilevazione sulle forze di lavoro in Svizzera, per il 2014 la quota di persone attive fra i 55 e i 64 anni è del 74 per cento, vale a dire ai vertici della classifica internazionale. Lo scorso anno il tasso di disoccupazione degli ultracinquantenni è stato del 2,8 percento, ossia di 0,4 punti percentuali al di sotto della media svizzera. I disoccupati in età avanzata trovano però un nuovo posto di lavoro molto meno rapidamente degli altri.
Per migliorare ulteriormente quanto descritto sono state adottate numerose misure: verranno ottimizzati gli strumenti dell’AD ovvero degli URC; i Cantoni faranno il punto della situazione e introdurranno un monitoraggio presso le autorità cantonali del mercato del lavoro per documentare le misure efficaci di reinserimento. Anche la formazione continua è importante, si raccomanda pertanto di fare il punto nelle aziende a intervalli periodici. È opportuno, inoltre, sensibilizzare i datori di lavoro, i lavoratori e l’opinione pubblica. I lavoratori in età avanzata soffrono a volte di pregiudizi che rendono più difficile ritrovare un lavoro. Questa immagine va corretta, bisogna valorizzare il potenziale di queste persone. Infine, i datori di lavoro pubblici e privati si impegnano a non specificare l’età nelle offerte di lavoro, tranne quando necessario.
La Confederazione, i Cantoni e le parti sociali hanno inoltre deciso di adottare una roadmap. Nel mese di aprile 2016 si terrà una seconda conferenza per fare il punto sui risultati e trarre un primo bilancio delle misure. Prima di tale appuntamento sono previste due riunioni di preparazione nell’autunno 2015 e nella primavera 2016.
DEFR
Foto: l43