Rep. Ceca – Portogallo 0:1, Reti: 79′ Ronaldo 0-1, Stadio Nazionale Varsavia, Spettatori: 55.590, Arbitro: Webb (ing.)
Rep. Ceca: Cech; Gebre Selassie, Sivok, Kadlec, Limbersky; Hübschman (86′ Pekhart), Plasil; Jiracek, Darida (61′ Rezek), Pilar; Baros.
Portogallo: Rui Patricio; Pereira, Pepe, Alves, Coentrão; Meireles (88′ Rolando), Veloso, Moutinho; Nani (84′ Custodio), Postiga (40′ Almeida), Ronaldo
È bastato un gol al Portogallo per raggiungere meritatamente la semifinale. Al 79′ Cristiano Ronaldo l’ha firmato con un pregevolissimo colpo di testa in tuffo, dopo un rimbalzo della sfera sul terreno, che ha tagliato fuori Petr Cech. I lusitani hanno dominato la Repubblica Ceca, che con l’incedere dei minuti nella ripresa è stata messa sotto continua pressio¬ne dalle folate offensive di Ronaldo e compagni. I cechi, privi del regista Rosicky e senza idee in attacco, sono stati decisamente inferiori fino a ritrovarsi a corto di fiato dopo aver dovuto contrastare a ripetizione per l’intera gara. La noia ha caratterizzato i primi 45 minuti e soltanto nel recupero si sono avuti i primi sussulti. Protagonista Ronaldo, che in diagonale colpisce il palo pieno al 46’. L’asso del Real Madrid sale in cattedra nella ripresa, prima colpendo il suo quarto palo in due partite con una punizione velenosa e poi realizzando il gol vittoria. Nel Portogallo molto gira intorno a Ronaldo, ma non solo. L’ispirato e ambizioso capitano sta trascinando i compagni, che hanno evidenziato una prestazione collettiva fatta di disciplina e prontezza all’azione. Giocatori eccentrici che si mettono al servizio della squadra, questo è il merito del ct Bento. I due esterni difensivi Pereira e Coentrão non hanno perso quasi un duello, i centrali Bruno Alves e Pepe hanno dominato gli avversari. Grandi protagonisti a centrocampo Raul Meireles, ispirato nei passaggi, che hanno lanciato due volte Nani (al 44′ e 47′) e una Ronaldo (46′) e Moutinho, bravo al tiro al 64’ e autore, dopo un’incursione, del cross da destra per il gol di sua maestà Ronaldo.
Anche se la tattica non è quella di passare sempre il pallone a Ronaldo, alla fine è lui a fare la differenza. Comunque se il Portogallo, squadra formata da presunti individualisti, continuerà a dimostrarsi così solidale, la vittoria contro la Spagna mercoledì non è più una chimera.
G.S.