La Commissione federale contro il razzismo (CFR) ammonisce i politici di non abusare del dibattito su migrazione e asilo
L’immigrazione e la politica d’asilo occupano un posto di primo piano tra i temi della campagna per le elezioni federali del 18 ottobre. I dibattiti sono accessi ed emozionali e le conseguenze sono un imbarbarimento dei toni tra i politici che paventano un aumento degli eccessi verbali. La Commissione contro il razzismo ha costatato comportamenti con stigmatizzanti esternazioni contro persone delle minoranze che cercano rifugio in Svizzera e anche espressioni che istigano all’odio e al disprezzo. I politici hanno doveri e funzioni di modello e devono tenere un comportamento esemplare senza abusare dei dibattiti per umiliare altre persone, esige la CFR.
In un sistema democratico nessun tema è tabù ed è legittimo che le opinioni possano essere espresse per alimentare il dibattito in questioni che riguardano la popolazione. Ma i politici e i partiti devono distinguere chiaramente tra dibattiti pubblici e quello che è discriminatorio e degradante. Inoltre devono distanziarsi da coloro che pronunciano frasi insultanti e cariche d’odio e condannarne il comportamento, che non ha posto in una democrazia. La CFR nel suo comunicato non ha nominato alcun partito, ma di recente la ministra di giustizia Simonetta Sommaruga aveva rimproverato all’UDC di fare campagna elettorale sulle spalle dei profughi, mettendo così in serio pericolo il sistema democratico.