CAPOLIVERI (LIVORNO) – Fumarsi una sigaretta in un luogo pubblico di Capoliveri (Livorno) sarà d’ora in poi molto rischioso per chi ha meno di 16 anni. Si rischiano multe dai 250 ai 500 euro. Lo prevede un’ordinanza del comune elbano che incarica i vigili urbani di scoraggiare i ragazzini al consumo del tabacco e che entrerà in vigore il 25 agosto.
Il sindaco Ruggero Barbetti, dopo quello antialcol, vara un altro divieto per garantire la salute dei più giovani. “A noi interessa lo scopo educativo – spiega il primo cittadino – e per questo abbiamo predisposto l’ordinanza, che non punisce solo i fumatori, ma anche chi semplicemente disporrà di sigarette o altri prodotti del tabacco”. Il Comune, poco meno di 4 mila abitanti d’inverno, e più del triplo in estate, dispone di 15 vigili urbani con l’ausilio degli stagionali (in tempi normali gli agenti della polizia sono sei) che dovranno vigilare sull’ applicazione della nuova ordinanza e fare i conti con giovani e turisti che arrivano in paese, magari di sera, dalle vicine spiagge. “Ho già fatto una riunione con il comandante dei vigili – dice Barbetti – e sappiamo come intervenire: ci sono dei posti nel centro storico frequentati dai più giovani. Controlleremo che chi non ha ancora compiuto 16 anni non fumi, non sarà poi un lavoro così difficile”.
Capoliveri è, secondo Barbetti, il primo Comune in Italia ad adottare una misura di questo tipo: “Non ci risultano analoghe ordinanze sul fumo – afferma il sindaco – ma noi abbiamo solo rafforzato una misura già prevista dalla legislazione nazionale che vieta ai tabaccai di somministrare sigarette ai minori di 16 anni. Ma è una legge degli anni ’30, con sanzioni irrisorie. Abbiamo ritenuto giusto fare l’ordinanza per scoraggiare il consumo, ma anche la vendita. E la scelta non è stata presa solo dalla maggioranza di centrodestra che mi sostiene, ma è ampiamente condivisa, visto che riguarda la salute dei nostri giovani e che dalla minoranza non si sono levate voci di dissenso”. D’altra parte sono stati proprio i vigili urbani a segnalare i rischi per i giovani capoliveresi e il sindaco Ruggero Barbetti l’ha persino messo nero su bianco nel teso dell’ordinanza: “La polizia municipale ha più volte accertato che il consumo coinvolge minorenni e sollecitato misure idonee a contrastare il fenomeno”.