Il Napoli tiene lontana la Roma, sconfitta la Juventus dopo 26 gare, il Milan ansia Europa, Palermo quasi salvo, Carpi addio speranze, Frosinone retrocesso tra gli applausi
La grande impresa di Maurizio Sarri, con il record di punti (79) nei campionati a venti squadre, sta per essere coronata con il secondo posto che
vale la qualificazione diretta alla Champions League. Al Napoli sarà sufficiente battere il retrocesso Frosinone nell’ultima gara al San Paolo per restare davanti alla Roma. Sul campo del Torino è arrivata la preziosa vittoria che toglie ansia ai partenopei. Ancora fenomenale Higuain, arrivato a 33 gol stagionali su 34 gare e indiscusso trascinatore nell’eccezionale campionato disputato dal Napoli. Anche a Torino i partenopei hanno imposto il loro gioco ai granata con un pressing alto e possesso palla e la squadra al servizio dell’argentino, un vero fuoriclasse in area. A Higuain mancano soltanto due gol per eguagliare il record di Gunnar Nordhal con 35 reti in un campionato. L’ultima difficile partita il Napoli l’ha superata con bravura, anche se negli ultimi minuti è ricascato nella difficoltà della gestione del risultato, dove sono riaffiorati i fantasmi che probabilmente hanno fatto perdere il campionato a Sarri. Ma è inutile recriminare sulle occasioni perse: la squadra è da elogiare.
Nella festa di Totti per le sue 600 partite in Serie A, la Roma fa il suo dovere, batte il Chievo e aveva sperato nell’impresa del Torino, che non è arrivata. La squadra di Spalletti ha messo pressione fino all’ultimo al Napoli recuperando 12 punti sotto la gestione del tecnico toscano, che ha portato a una vera svolta, in un campionato partito male, grazie anche ai rinforzi azzeccati di gennaio con El Shaarawy e Perotti. Alla Roma si continuerà con Spalletti, con la speranza di trattenere i pilastri (Nainggolan e Pjanic) e di attrezzare la rosa con innesti che permettano di superare il preliminare di Champions League e magari lottare fino in fondo per lo scudetto.
Non è andato giù l’atteggiamento rinunciatario della sua Juventus ad Allegri, che perde contro un vivace Verona e termina la straordinaria
striscia positiva, fermatasi a 26 gare. È stata una sconfitta indolore per i bianconeri, peraltro molto rimaneggiati, ma con la finale di Coppa Italia imminente Allegri esige ancora concentrazione e determinazione. La Juventus risorgerà senz’altro e riattaccherà la spina e questa sconfitta può essere solo salutare. La gara di Verona sarà ricordata per l’addio al calcio di Luca Toni, 39 anni, uno dei centravanti azzurri più forti di sempre e campione del mondo nel 2006. Nella sua fenomenale carriera ha segnato 324 gol (157 in A) e l’ultimo proprio nell’ultima gara con un rigore a cucchiaio, Toni ha giocato in ben 16 squadre, vincendo poco: solo un titolo con il Bayern Monaco. Al triplice fischio finale un lunghissimo, meritatissimo applauso a un giocatore di classe, commosso e in lacrime, e rimasto sempre umile.
L’Inter finirà il campionato al quarto posto dopo un’ennesima vittoria di misura sull’Empoli. Se sia stata una stagione positiva o una bocciatura in casa Inter sono in disaccordo. Mancini vede il bicchiere mezzo pieno, Moratti è deluso dagli scarsi investimenti di Thohir, ma le ferite su una stagione con molti rimpianti restano. Le prospettive non sono rosee e difficilmente il divario con le prime tre sarà colmato. Lo stesso discorso vale per il Milan, che rischia seriamente di rimanere fuori dall’Europa dopo una stagione in tutti i sensi disastrosa, nonostante la vittoria esterna
sul Bologna e la finale di Coppa Italia da giocare. In casa rossonera si cerca un acquirente per il club che Berlusconi vuole vendere, ma le citate cordate orientali non hanno nulla di concreto. La Milano calcistica sembra avviata a continuare la rincorsa, ma i programmi non sono chiari: se l’Inter si deve ritoccare minimamente con alcuni rinforzi, il Milan è da ricostruire.
Chi invece può contare su un progetto solido da portare avanti è il Sassuolo, la sana provincia italiana, con un allenatore molto bravo e una rosa quasi tutta italiana. L’eccezionale campionato sta per essere coronato con la qualificazione ai preliminari di Europa League, se nell’ultima gara gli emiliani batteranno l’Inter. La vittoria sul campo del Frosinone tiene dietro il Milan e condanna matematicamente alla retrocessione i laziali. Il Frosinone torna dopo una stagione in B, ma lo fa senza drammi e tra gli applausi dei propri tifosi. Un immagine, la curva e i giocatori del Frosinone, che risalta un esempio di grande sportività. Il pubblico ha premiato il massimo impegno dei giocatori di restare in A, una splendida favola, dalla quale i grandi club dovrebbero imparare per eliminare l’esasperazione che domina il calcio.
In una gara dalle zero emozioni, il Palermo conquista un punto contro la Fiorentina che fa sperare nella salvezza. L’ultima gara in casa con il Verona i siciliani non dovranno fallirla, se vorranno festeggiare una salvezza che sembrava lontanissima in una stagione travagliata. Contenta anche la Fiorentina che blinda il quinto posto, ma ha infranto i sogni d’inizio stagione, dopo un girone d’andata entusiasmante, con un finale senza passione e cattiveria agonistica. Confermato Sousa sulla panchina, il difficile sarà pianificare il futuro. Completamente fallita l’ultima gara casalinga del Carpi che con la chiara sconfitta contro la Lazio, probabilmente accompagnerà Frosinone e Verona in Serie B. La tragica figura degli emiliani è Mbakogu, decisivo per la promozione, che ha sbagliato due rigori, il primo sullo 0-0, compromettendo la gara che avrebbe preso un’altra piega. Ora solo un miracolo varrà la salvezza: vittoria a Udine e mancato successo del Palermo. La vittoria della Lazio è meritata, ma l’ottavo posto in classifica rispecchia la stagione laziale, che non ha sfruttato al meglio il talento della rosa. Incerto il futuro del tecnico Simone Inzaghi. A festeggiare la salvezza, l’Udinese, che supera la paura e grazie al pareggio contro l’Atalanta disputerà un’altra stagione nella massima serie. Netta vittoria del Genoa nel derby con la Sampdoria, quest’ultima in cerca di punti salvezza. Molto agonismo e determinazione da parte del Genoa che con Pavoletti e Suso (scartato dal Milan) irridono una Sampdoria svogliata e senza cuore. La squadra di Gasperini chiude al decimo posto e si garantisce il primato cittadino. La Sampdoria conquista una soffertissima salvezza grazie alla sconfitta del Carpi, ma escono tra i fischi del pubblico. Tensioni anche all’interno della società, con l’accusa di “indegni” ai giocatori del ds Osti, che ha scatenato la lite con il tecnico Montella, pronto all’addio, forse per allenare la Nazionale.
37° Giornata
Inter-Empoli 2-1, Bologna-Milan 0-1, Roma-Chievo 3-0, Atalanta-Udinese 1-1, Carpi-Lazio 1-3, Fiorentina-Palermo 0-0
Frosinone-Sassuolo 0-1, Sampdoria-Genoa 0-3, Torino-Napoli 1-2, Verona-Juventus 2-1
G.S.
foto: Ansa