Giorgio Napolitano ha firmato le sue dimissioni, Renzi: nuovo presidente entro la fine di gennaio
Giorgio Napolitano ha firmato lo scorso mercoledì la lettera di dimissioni da presidente della Repubblica. La missiva è stata consegnata dal segretario generale del Quirinale Donato Marra ai presidenti delle Camere e al presidente del Consiglio per gli adempimenti di rispettiva competenza. Napolitano si è quindi recato nel Cortile d’onore dove ha ricevuto gli onori militari da un reparto di formazione interforze e gli è stata consegnata la copia dello Stendardo presidenziale dal Comandante del Reggimento Corazzieri alla presenza del Consigliere militare. “Sono contento di tornare a casa”, avrebbe confidato martedì ad una bambina. Giorgio Napolitano è stato il primo Presidente nella storia italiana ad essere rieletto per un secondo mandato. “Il Paese resti unito e sereno”, il suo ultimo messaggio agli italiani.
Nel suo primo giorno da ex capo dello Stato dopo l’addio al Quirinale, Giorgio Napolitano è tornato al lavoro, nel suo studio di senatore a vita, al quarto piano di palazzo Giustiniani. Ad accoglierlo, nella tarda mattinata, è stata la presidente reggente del Senato Valeria Fedeli. A chi gli chiedeva se parteciperà al voto del Senato sulla riforma della legge elettorale, Napolitano ha risposto: “Vedremo cosa si vota, e se sono immediatamente in condizione di partecipare”. Il presidente emerito della Repubblica ha scherzato anche con i giornalisti che lo attendevano a Palazzo Giustiniani: “Vi saluto e vi ringrazio – ha detto Napolitano con un sorriso – Abituiamoci all’idea di vederci senza ‘armi’, cioè senza macchine fotografiche né telecamere”.
La corsa alla successione di Napolitano
”Ragionevolmente a fine mese” avremo il nuovo Presidente della Repubblica. È la garanzia-promessa del presidente del Consiglio e segretario del Pd Matteo Renzi, nel giorno in cui si apre ufficialmente la corsa alla successione di Giorgio Napolitano, con le sue dimissioni e la convocazione del Parlamento in seduta comune per giovedì 29 gennaio alle 15. Se effettivamente la strategia scelta dal premier sarà quella di evitare di bruciare candidati nei primi tre scrutini in cui per l’elezione è richiesta la maggioranza dei due terzi e puntare all’elezione nel quarto in cui serve la maggioranza assoluta, sabato 31 gennaio potrebbe esserci il nuovo Capo dello Stato.
Sono ben 40, secondo i rumors politici, i potenziali candidati al Quirinale per il posto di dodicesimo presidente della Repubblica.
Cosa scrive la stampa internazionale
Sebbene ampiamente annunciata, le notizia delle dimissioni di Giorgio Napolitano trova ampio riscontro sulla stampa internazionale. Tra i primi a darne conto è stata la Bbc, per la quale l’addio di Napolitano “lascia il primo ministro Matteo Renzi con il difficile compito di trovare un successore”. Il Wall Street Journal ha titolato sulla homepage del proprio sito, “Il presidente italiano Napolitano si dimette” e prevede “l’apertura di una fase di incertezza politica che metterà alla prova la forza del giovane governo del primo ministro Matteo Renzi”. La notizia delle dimissioni del capo dello Stato è comparsa anche sulla homepage del sito del Financial Times, che per il quale ora “inizia la ricerca del sostituto dell’89enne presidente”. Anche il New York Times e il Washington Post hanno dato conto della notizia, così come il francese Le Monde e lo spagnolo El Pais, che titola, “Napolitano lascia la presidenza senza vedere le riforme che voleva”. Anche il sito del quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung ha riportato la notizia delle dimissioni di Napolitano, riferendo ai propri lettori che “il Parlamento italiano ha ora due settimane di tempo per trovare un successore al ‘Padre della Nazione'”.