Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, nel celebrare al Quirinale il Giorno del Ricordo, ha espresso vicinanza ai familiari delle vittime delle Foibe, assicurando anche l’impegno contro “l’oblio e forme di rimozione diplomatica che hanno pesato nel passato e causato pesanti sofferenze agli esuli e ai loro familiari”.
Da parte del Capo dello Stato viene rinnovato anche l’impegno “per la soluzione dei problemi ancora aperti nel rapporto con le nuove istituzioni e autorità slovene e croate”.
Il sottosegretario Gianni Letta ha consegnato i diplomi e le medaglie commemorative del Giorno del Ricordo ai congiunti degli infoibati.
Il Presidente della Repubblica lo ha ringraziato sottolineando di aver “apprezzato la piena continuità con quanto io stesso ho detto in precedenti cerimonie, per quanto spiacevoli e ingiustificate poi abbiano potuto essere alcune reazioni alle mie parole rispettose di tutti, anche fuori Italia”: il riferimento è al presidente croato Stipe Mesic.
Il presidente del Senato Renato Schifani in un messaggio ha rivolto a tutte le associazioni degli esuli istriani-fiumani-dalmati riunite alla cerimonia commemorativa al Quirinale il suo “ricordo commosso per le migliaia di vittime innocenti uccise nelle foibe del Carso e per tutti gli esuli istriani. Il ricordo di tante persone uccise solo perché italiane – afferma Schifani – dopo troppi anni di oblio, è un dovere assoluto da parte di tutti. La memoria di eventi così dolorosi – continua il presidente del Senato – deve essere patrimonio perenne e condiviso. Non possiamo dimenticare chi fu assassinato e chi fu costretto ad abbandonare la propria terra per restare fedele alla Patria, alle proprie origini italiane. Questa tragedia comune – conclude – deve divenire elemento fondante di unità del popolo italiano e la giornata della memoria, istituita per ricordare, deve essere momento di riflessione, di comune sentire, perché queste tragedie rimangano definitivamente consegnate al passato”.
Il segretario del Pd Pier Luigi Bersani sottolinea che il Giorno del Ricordo “è stato un giusto e tardivo riconoscimento delle istituzioni repubblicane per le vittime di un crimine contro l’umanità”.