La sfida scudetto va al Napoli, non basta il cuore all’Inter, frena la Fiorentina, crollo e crisi per Roma e Lazio, risale la Juventus, vittorie pesanti per Frosinone e Carpi, Verona ultimo, esonera Mandorlini
Nessuno parla di scudetto a Napoli, ma sono i numeri ormai a parlare chiaro e Sarri non potrà più nascondersi da primo in classifica. Il Napoli si aggiudica lo scontro al vertice, sorpassa l’Inter e si ritrova in alto da solo. Due perle del fuoriclasse argentino Higuain annichiliscono la difesa più forte del campionato, che fin qui era stata garante di risultati e aveva permesso all’Inter di presentarsi da prima della classe al San Paolo. La partita è subito di dominio del Napoli, che passa dopo due minuti, copre in maniera perfetta tutte le zone del campo e palleggia in scioltezza trovando spesso la profondità. L’Inter, privata della sua certezza, la difesa, deve esporsi ma la reazione è sterile, gira a vuoto sui fraseggi dell’avversario e alla fine del primo tempo rimane in dieci per l’espulsione (forse severa) di Nagatomo. Superiorità che Higuain sfrutta subito raddoppiando, ma poi il Napoli è stato sopraffatto dalla paura di vincere e si è fermato. Mancini ha equilibrato con l’innesto di Biabiany e di Telles la squadra e l’Inter ha preso coraggio, ha giocato meglio, accorciando con Lijaic (scatenato) e ha sferrato con testardaggine un forcing finale che l’ha portata vicino al pareggio: nel recupero ha colpito due pali. Alla fine il Napoli ha meritato la vittoria per le qualità di gioco superiori mostrate in campo. Dopo 14 giornate il lavoro di Sarri ha portato il salto di qualità del Napoli che è indubbiamente la migliore squadra del momento. Sarri dovrà stemperare l’entusiasmo, che ha già contagiato città e tifosi, e dare continuità al Napoli in questo campionato equilibrato. Resta da scudetto anche l’Inter per la determinazione nel volere acciuffare il pareggio, ma ha mostrato qualche limite sul piano del gioco, soprattutto quando era in parità numerica
Altra frenata della Fiorentina che non va oltre il pari, peraltro giusto, contro il Sassuolo del bravo Di Francesco. I viola hanno un ottimo inizio di gara con il vantaggio di Borja Valero, ma dopo non riesce a sfruttare gli spazi in contropiede per raddoppiare e chiudere la partita. Nella ripresa subisce la reazione del Sassuolo tornato in campo più aggressivo e molto intraprendente. Il premio è il pareggio di Floccari per l’1-1 finale che rispecchia i valori visti in campo. La classifica continua a sorridere alla Fiorentina, ora terza in solitudine, mentre il Sassuolo si avvia a conquistare una salvezza senza molti affanni.
La Roma non si riprende dall’imbarazzante sconfitta di Barcellona e anche in campionato crolla in casa contro l’Atalanta. Garcia non sa proprio come uscire dai problemi che affiorano nella sua squadra, involuta sul piano della personalità. La Roma sbanda, soprattutto in difesa e in campo, a parte l’assenza di gioco, l’insicurezza e la paura dei giocatori, non ha un leader che indichi la via e sappia trascinare la squadra. I giocatori cardini da De Rossi a Pjanic a Naingollan sono in difficoltà psicologica. Se Garcia non troverà una soluzione alla crisi, magari ripensando il modulo, la Roma rischierà di perdere il treno scudetto e la qualificazione agli ottavi di Champions League. Ha vinto con merito l’Atalanta. Il tecnico Reja è stato bravo a sfruttare le difficoltà della Roma e a impostare tatticamente la sua squadra. Oltre al coraggio e alla determinazione, l’Atalanta si è difesa con ordine e giocato di rimessa, sfruttando al meglio le occasioni da gol per l’uno-due firmato da Gomez e Denis.
Dopo il passaggio agli ottavi in Champions League la Juventus fa il salto di qualità anche in campionato. Con la netta vittoria di Palermo i campioni d’Italia ritornano prepotentemente nei piani alti della classifica e per il titolo c’è anche la squadra di Allegri. Un plauso al tecnico, che dopo il 14° posto in classifica ha avuto calma e ha trovato le giuste misure per ripensarla. La squadra ha ritrovato convinzione nei propri mezzi e la mentalità vincente. I nuovi giocatori si sono inseriti e la coppia d’attacco che dà più garanzie è Dybala-Mandzukic, mentre la difesa è tornata solida. C’è ancora da migliorare qualcosa sul piano tecnico, perché Palermo la Juventus non è stata brillante nel gioco, ma la sua forza è stata nel gestire la partita e di sfruttare il momento giusto per segnare, mostrando fino alla fine una buona tenuta tecnica. Il Palermo resiste un tempo e poi non ha la forza o le idee per reagire allo svantaggio, e i ritmi bassi hanno favorito la Juventus.
Il Milan ritrova la vittoria e scopre il talento di Niang. Il giovane francese è il grande protagonista della convincente vittoria sulla Sampdoria, con i primi gol in Serie A con la maglia del Milan. Mihajlovic ha ridisegnato la squadra e comincia a intravede la strada giusta, con tutta la prudenza dovuta. Inizia al meglio la tabella di marcia fissata dal tecnico fino a Natale che chiede quattro vittorie su un calendario molto favorevole. Ha funzionato il 4-4-2 interpretato molto bene dai rossoneri in campo e idee chiare. Una partita a senso unico contro una Sampdoria svogliata, senza identità, limiti caratteriali e alla seconda sconfitta da quando è arrivato Montella, che si aspettava ben altro scenario e al quale ci vorrà tempo per trasmettere la sua filosofia.
Si allontana la zona Europa per Lazio che a Empoli incappa nell’ennesima sconfitta lontano dall’Olimpico. L’Empoli capitalizza un gol di Tonelli in avvio di gara, gioca una gara ordinata in difesa e ringrazia il suo portiere Skorupski protagonista di alcune parate decisive. Tre punti importanti per i toscani bravi a resistere ai tentativi della Lazio, che ha provato con ripetuti attacchi di pareggiare, ma il forcing è stato invano, nonostante gli inserimenti in attacco di Klose, Felipe Anderson e Matri. Sfortunata sì, ma i risultati non sono incoraggianti e per la prima volta il tecnico Pioli rischia seriamente l’esonero, dopo che il ritiro anticipato non ha funzionato. Con qualche difficoltà il Torino risale la parte sinistra della classifica battendo in casa il Bologna. Per Donadoni è la prima sconfitta da tecnico degli emiliani dopo sette punti conquistati. La sua squadra è stata però rinunciataria e anche timida, concedendo poco, prima di arrendersi. Il risultato premia il Torino che ha messo in campo più voglia di vincere e a un quarto d’ora dal termine ha sbloccato lo 0-0 con il giovane Belotti al primo gol in granata.
Nella lotta salvezza il turno è favorevole al Frosinone che vince lo scontro diretto contro il Verona e al Carpi vittorioso per la prima volta in trasferta sul campo del Genoa. Il Frosinone sta ottenendo i punti salvezza nel proprio stadio: sono 13 su 14. Anche il Verona si deve arrendere, ma con molti rimpianti. Per l’ingenuità imperdonabile del portiere Rafael, che ha lasciato la squadra in dieci e per il mancato premio dello sforzo fatto, dopo il coraggio di rafforzare l’attacco del suo allenatore Mandorlini, di recuperare lo 0-3. L’ennesima gara senza vittorie è costato però l’esonero del tecnico che lascia dopo 5 anni sulla panchina veronese. L’unica colpa del Frosinone è di esseri rintanato dietro nonostante la superiorità numerica. Grande colpo del Carpi che in rimonta vince fuori casa contro il Genoa, penalizzato dall’espulsione di Pavoletti dopo 6 minuti. Occasione dunque persa per i liguri per portarsi in acque tranquille, mentre il Carpi è ora a -5 dal quartultimo posto e con lo spirito visto a Marassi e un ritrovato Borriello (gol e assist) può credere nella rimonta salvezza. Partita emozionante e ricca di gol tra Chievo e Udinese in gara molto concitata, priva di idee nel gioco, ma con molto dinamismo. Alla fine vince la squadra più cinica sotto porta, mentre il Chievo è stato spesso impreciso e distratto in difesa, dove ha facilitato le reti dell’Udinese.
14° Giornata
Torino-Bologna 2-0, Milan-Sampdoria 4-1, Chievo-Udinese 2-3, Frosinone-Verona 3-2, Genoa-Carpi 1-2, Roma-Atalanta 0-2, Empoli-Lazio 1-0, Palermo-Juventus 0-3, Sassuolo-Fiorentina 0-0, Napoli-Inter 0-0
Classifica
Inter 30; Fiorentina e Napoli 28; Roma 27; Sassuolo 22; Juventus 21; Milan 20; Lazio 19; Atalanta e Torino 18; Chievo, Sampdoria e Genoa 16; Empoli, Udinese e Palermo 15; Bologna 13; Frosinone 11; Carpi e Verona 6