Arte nel Malcantone. In mostra oltre 150 opere, tra le quali una decina di sculture. Circa meta’ sono olii e acquarelli di Maina, le rimanenti sono opere di artisti che gli sono stati vicini e che hanno frequentato il Malcantone
Si chiama “Museo Sergio Maina” ed è dedicato all’artista nato a Caslano nel 1913 e morto a Castelrotto nel 2009. Come dimostrano la biografia e il curriculum espositivo Sergio Maina ha attraversato il Novecento dell’arte, di cui è stato testimone e protagonista a livello svizzero e ticinese-insubrico. Formatosi alla Kunstgewerbeschule di Zurigo, allievo di Max Gübler e Karl Hügin, ha soggiornato a Parigi frequentando l’Académie de la Grande Chaumière ed in seguito a Ginevra dove è stato allievo di Alexandre Blanchet all’Ècole des Beaux Arts. Nella prima metà del ‘900 ha partecipato ad importanti esposizioni nei maggiori Musei svizzeri: a più riprese alla Kunsthaus e all’Helmhaus di Zurigo, al Kunstmuseum di Lucerna, al Musée Rath di Ginevra. È stato scelto a rappresentare il Ticino in manifestazioni come l’Esposizione Nazionale a Basilea nel 1956, ha preso parte alle maggiori rassegne cantonali, a cominciare dall’Esposizione di Arte contemporanea al castello di Trevano nel 1937. Dalla fine degli anni ’50 è tornato in Ticino, mantenendo frequenti contatti soprattutto con Zurigo e ponendosi qui come punto di riferimento per artisti quali Walter Brunner, Hans Amsler, Franco Tettamanti, Giuseppe Soldati, Otto Meister, Giordano Passera, Luigi Varisco, Paolo Malcotti, Lucio Lecchi e tanti altri, inserendosi a pieno titolo nella vita culturale del Ticino, come dimostrano le tante partecipazioni a mostre soprattutto a Lugano, Villa Ciani, e gli incarichi come restauratore dalla Commissione cantonale dei monumenti storici ed artistici. Sergio Maina è stato principalmente pittore ma anche affrescatore e restauratore; da citare in particolare nel 1971 l’intervento per il consolidamento degli affreschi nella chiesa dedicata ai SS. Nazario e Celso a Corzoneso e, in precedenza, i lavori di restauro nel castello di Bubikon (ZH) con Tita Pozzi, nella chiesa di San Pietro a Biasca e in S. Mamete a Mezzovico con Mario Moglia.
Da queste prospettive ha dato un notevole contributo alla scena culturale ed artistica svizzera e svizzeroitaliana, con particolare riferimento alla regione che da Lugano si allunga verso Ponte Tresa , comprendendo tutto il Malcantone, e da qui, superando il confine, si protende verso Luino e Varese. Ora con la nascita del Museo a lui dedicato l’opera del pittore di Caslano (1913-2009) trova finalmente una casa dove possa essere conosciuta e studiata all’interno della dimensione biografica, culturale ed umana dell’artista. Il nuovo Museo sorge a Caslano, nel nuovo edificio che ha preso il posto della casa da lui costruita negli anni 50, in via Orti 15. Oltre alla funzione di archivio per l’intera opera di Sergio Maina (diverse centinaia di olii su tela e di acquarelli su tela e carta, altre centinaia di pastelli, carboncini e matite grasse) il Museo diventa sede espositiva, con particolare riferimento agli artisti che ha frequentato, tra questi, negli anni giovanili, da annoverare l’amicizia con Jean Corty (1907-1946). Il Museo Sergio Maina, con sede in via Orti 15 a Caslano, si inaugura sabato 20 aprile alle ore 17 con la mostra “Arte nel Malcantone” che riunisce oltre 150 opere, tra le quali una decina di sculture. Circa metà sono olii e acquarelli di Sergio Maina, le rimanenti sono opere di artisti che gli sono stati vicini e che hanno frequentato il Malcantone (tra questi Edgardo Ratti, Edmondo Dobrzanski, Adriano Bozzolo), con qualche rapido excursus nella storia artistica del Malcantone con opere di Luigi Chialiva, Adolfo Feragutti Visconti, Adelchi Maina, Pietro Antonio Bettelini, Pietro Avanzini, Jean Corty.